Le amiche della sposa

Creato il 08 settembre 2011 da Veripaccheri

Quando la sua migliore amica decide di sposarsi Annie, affiancata dal resto delle amiche decide di prendersi cura dei preparativi del matrimonio. Con una di esse, la sofisticata ed irrisolta Helen, inizierà una gara su chi saprà accaparrarsi l'attenzione della futura sposa.

Espressione di quella commistione tra cinema e televisione che almeno oltreoceano riesce a prendere il meglio da entrambi i contenitori, "Le amiche della sposa" ricicla uno dei momenti topici della commedia americana ed in generale dell'amicizia femminile, quello delle nozze come momento di trapasso tra giovinezza e maturità, ma lo fa mescolando lo stile scanzonato e goliardico del suo produttore, quel Judd Apatow inventore di un filone che, a partire da "40 anni vergine" porta sullo schermo un umanità incapace di crescere ed ancorata ad un eterna adolescenza, e quello da stand up comedian di Kristen Wiig, non solo attrice ma anche sceneggiatrice del film, forte di un apprendistato nell'imprescindibile Saturday Night Live. La commistione tra le due componenti antitetiche ma complementari, la prima abituata a non prendersi troppo sul serio, la seconda capace di dare il meglio con un improvvisazione ragionata, dà vita ad una storia sviluppata sulla falsa riga di un manuale sulla sensibilità femminile, incentrato sull'assoluto protagonismo di un personaggio principale, Annie, capace di inglobare pregi e difetti del sesso debole, riassunti nell'incapacità di far combaciare il sogno e le aspirazioni con le scelte quotidiane. In fuga da una madre iperprotettiva, ed alla ricerca dell'amore della vita, Annie spende le sue giornate tra incontri occasionali con un adone senza cervello ed il lavoro di commessa nel negozio dove è dovuta riparare in seguito alla chiusura della pasticceria su cui aveva investito soldi e passione. A darle conforto l'amicizia con l'amica di sempre, fino a quando quest'ultima le annuncia il lieto evento. Come in un gioco di specchi la felicità dell'una diventerà il limite dell'altra, trascinando Annie in uno stato di prostrazione che la obbligherà a rivedere la propria vita.

Una storia d'amore e d'amicizia, ma anche il manifesto di una femminilità che ha smesso di indossare il baby doll, "Le amiche della sposa"sembra quasi il contraltare di "Sex And The City" per l'assenza di quelle caratteristiche modaiole e di tendenza che aveva fatto la fortuna di quel programma (i templi del lusso e della mondanità sono fatti per essere distrutti, come nella scena della crisi di nervi di Annie, o messi alla berlina, come accade nel negozio di abiti da sposa). Qui a partire dai caratteri, esteticamente lontani dall'ideale di bellezza contemporaneo, quand'anche esagerati nel fisico e nei modi, basti pensare al personaggio di Melissa interpretata dalla corpulenta quanto simpatica Melissa MaCarthy, sembra di essere più dalle parti di un film di Woody Allen, per la modo di far emergere la nevrosi dalla presenza di dialoghi concitati e sincopati, ed anche per una certa improvvisazione, della messa in scena così come dal modo disinvolto ed apparentemente casuale della recitazione. Non mancano i richiami ad una comicità più fracassona ed anche sguaiata, ma sono momenti isolati, inseriti più per motivi di commerciabilità che per una reale necessità. Il film ha inoltre il pregio di farci conoscere un volto nuovo, che si affianca ad altri già usciti alla ribalta con le stesse modalità (Tina Fey), ma la cui fisicità, longilinea e nervosa, adatta anche a ruoli drammatici, lascia intravedere opportunità ancora più allargate. Insieme ad "Horrible Bosses", il film è stato la sorpresa estiva del box office americano.

(pubblicata su ondacinema.it)


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