Oggi voglio proporvi le antiche tradizioni artigianali trapanesi attraverso un tour specifico che permette di conoscerle e apprezzarle, degustando i prodotti tipici e ammirando i siti archeologicie naturalistici della Sicilia.
Artigianato del corallo
Il corallo viene pescato a Trapani sin dai tempi dei Romani, come testimoniato da Plinio il Vecchio.
In quegli anni, si svilupparono diversi laboratori artigianali, concentrati nella Via Corallai producendo dai semplici ‘grani’ e ‘sferette’ in corallo per le corone del rosario, pezzi preziosi e ricercati modellati con grandissima abilità come i presepi.
Oggi queste creazioni sono custodite in vari musei, tra cui il Museo Pepoli di Trapani.
L’arte del corallo a Trapani è ancora viva, anche se non si può negare che oggi si è notevolmente ridotta. Non mancano comunque le botteghe dei corallai nel centro storico di Trapani dove è possibile vedere ed acquistare i manufatti artistici.
Tappeti ericini
La tessitura in Sicilia e in particolare a Erice è stata introdotta dai Greci, in seguito con la dominazione araba fu introdotto il baco da seta ed il cotone. Durante la dominazione dei normanni a Trapani erano attivi setifici che producevano manufatti pregiati a carattere commerciale. Verso la fine del XIII sec. cominciarono a svilupparsi i laboratori di produzione della lana e della tessitura della tela, che continuò ad essere praticata in numerosi centri della provincia. In particolare nell’agro ericino (Buseto Palizzolo, Custonaci, Valderice, Vita, Salemi) dove ancora l’arte della tessitura viene praticata seguendo le antiche tecniche con i telai in legno.
I cestini in paglia
Utilizzati fino allo scorso secolo per conservare o per trasportare prodotti di genere alimentare, oggi rappresentano oggetti di pregio artistico che vengono ancora oggi prodotti da signore del luogo tramandando ai posteri il loro fascino.
I Pani di S. Giuseppe
Questa festa, per celebrare San Giuseppe, nei tempi passati rappresentava un rituale dell’ offerta e del dare a beneficio dei poveri del paese.
Oggi mutate le condizioni sociali, tale festa si perpetua conservando unicamente la sua valenza fideista.
La festa ha luogo a Salemi ogni anno il 19 Marzo e si caratterizza per la presenza di altari votivi dove vengono esposti i Pani decorati a mano, prodotti dalle signore del luogo, ognuno con un suo significato religioso.
I Misteri di Trapani
La processione dei Misteri si svolge a Trapani dalle ore 14. 00 del Venerdì Santo e si protrae , per quasi ventiquattro ore, sino al sabato.
E’ la più lunga manifestazione religiosa italiana e tra le più antiche al Mondo. Si tratta di una tradizione dalle evidenti origini spagnole che si rappresenta da quasi 400 anni.
I “Misteri” sono venti raffigurazioni artistiche della Passione e Morte di Cristo, esattamente diciotto gruppi, più i due simulacri di Gesù Morto e di Maria Addolorata.
I Sacri gruppi dei Misteri percorrono gran parte delle vie della città siciliana, in uno spettacolo di luci, suoni, colori, emozioni, portati in spalla dai “massari” sotto le note suonate dalle bande musicali locali.
Su una base sagomata di legno ” vara “, si ergono le opere scultoree, realizzate dagli artigiani trapanesi del XVII e XVIII secolo e rappresentanti scene evangeliche.
La tecnica di realizzazione delle statue consistette nello scolpire nel legno i volti, le mani ed i piedi, così come di legno è lo scheletro. Internamente sostenuti da ossature in sughero, sui quali si modellarono gli abiti grazie al fatto che la stoffa, precedentemente immersa in una mistura di colla e gesso permetteva una maggiore naturalezza degli abiti e maggiore plasticità espressiva, secondo una tecnica tipicamente trapanese, detta “ carchèt ”.
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