Le applicazioni iOS hanno più vulnerabilità di quelle Android

Creato il 11 novembre 2015 da Techzoom

L'industria delle applicazioni mobile sta crescendo ad un ritmo esplosivo, ma i problemi di sicurezza delle applicazioni sono sempre più evidenti. Episodi di pirateria di applicazioni mobili sono aumentate in modo esponenziale e anche gli attacchi hacker si sono evoluti. Con più di 1,5 milioni di applicazioni disponibili nei due principali app store, Apple e Android, e centinaia di miliardi di download fino ad oggi, il paesaggio mobile è rapidamente diventato il parco giochi principale per gli hacker.

A causa di come la piattaforma è stata progettata, ogni volta che sentiamo parlare di malware o minacce alla sicurezza nel mondo mobile, siamo tentati a puntare il dito verso Android, nonostante vi sia scarsa evidenza di rischi reali al di fuori degli utenti provenienti dalla Russia o dalla Cina che utilizzano un app store di terze parti. Ora, un nuovo rapporto sostiene che la maggior parte delle vulnerabilità delle applicazioni esistenti in iOS, tendono ad essere più gravi rispetto a quelle presenti su Android.

Il pensiero tradizionale vede iOS come la piattaforma mobile più sicura, visto il rigoroso processo di revisione delle app (per non parlare di una relativa mancanza di malware), ma due fornitori di applicazioni dedicate alla sicurezza mobile, Checkmarx e AppSec Labs hanno affermato che ciò non è necessariamente vero. Il rapporto stilato della due aziende afferma che il 40 per cento delle vulnerabilità che sono state presenti nelle applicazioni iOS sono di gravità critica o maggiore, rispetto al 36 per cento delle vulnerabilità di Android.

La fuga di informazioni personali è stata la vulnerabilità più comune, con il 27 per cento, i problemi di autenticazione tramite Touch ID e di autorizzazione raggiungono invece il 23 per cento. Inoltre sono state trovate un sacco di altre vulnerabilità, ivi comprese la debolezza della crittografia, la divulgazione di informazioni tecniche come i registri delle applicazioni e altro ancora.