Come sopravvivere al sito di crowdfunding riconoscendo al volo le campagne "sospette"
Lasciatecelo dire: il discredito che ha colpito Kickstarter negli ultimi mesi è davvero ingiusto. Molti si sono allontanati dalla piattaforma di crowdfunding per colpa di alcuni progetti fallimentari che hanno fatto molto rumore, altri invece li hanno semplicemente usati per rafforzare i loro pregiudizi. La verità è che senza Kickstarter e affini non avremmo avuto alcuni dei videogiochi migliori degli ultimi anni, come ad esempio Shovel Knight, Divinity: Original Sin, Pillars of Eternity, Elite: Dangerous, Wasteland 2, Broken Age e molti altri. Fatta la premessa che nessuno può garantire l'assenza di rischi da un progetto ancora allo stato embrionale, imparando a fare le opportune valutazioni e distinzioni diventa possibile limitare i danni e dare soldi a chi quantomeno s'impegnerà per realizzare il progetto proposto e, soprattutto, ha le possibilità di farlo. Partendo da progetti completamente assurdi attualmente attivi, in questo speciale delineeremo di convesso il profilo della campagna Kickstarter ideale. Fate molta attenzione, perché non abbiamo selezionato titoli che ci sono sembrati semplicemente orrendi, ma proprio quelli che secondo noi non porteranno mai davvero a nulla per diversi motivi (il primo è che spesso nascondono delle vere e proprie truffe) in modo da darvi degli esempi cristallini dei concetti che vogliamo esprimere. Fortunatamente nella maggior parte dei casi trattati in pochi hanno dato soldi, ma il nostro obiettivo è fare in modo che tra di voi non ci sia nemmeno uno di quei pochi. Cominciamo.
twittalo! Come riconoscere una campagna Kickstarter improbabile quando la vediamo? Scopritelo in questo speciale
Il rivoluzionario senza curriculum: Trespass
"Voglio creare il MIGLIOR titolo horror che sia mai stato giocato. Uno che lasci l'inquietante sensazione di non essere soli dopo averlo finito." Il buon Angel Alvarado non deve essere contento dei moderni videogiochi horror e vuole dire la sua con Trespass, un progetto per cui chiede la bellezza di 500.000 dollari.
Lo sceso dal pero: Feudal Uprising
"Salve ragazzi, vogliamo realizzare un sandbox survival multiplayer con la possibilità di costruire edifici e un focus particolare sul crafting" Quanto può costare un progetto del genere?
Un milione di dollari? Ottocentomila dollari? Per gli sviluppatori di Feudal Uprising la bellezza di 3.000 dollari. Non è un po' pochino viste le ambizioni? Parte il filmato ed ecco una splendida grafica 3D. Wow, ma sono davvero bravi... a rubare. Ovviamente non è roba loro. Non si sono preoccupati nemmeno di togliere i loghi degli altri prima di prendersi i video. Insomma, quello che vogliamo sottolineare non è tanto che Feudal Uprising puzzi di truffa lontano un miglio (quello è abbastanza chiaro), oltretutto viene proposto da uno che non espone nemmeno i suoi dati anagrafici reali, quanto il fatto che la cifra richiesta deve essere realistica per il tipo di progetto. Sempre. Il sogno di sviluppare un tripla A con pochi soldi è da illusi. Se hai risorse limitate devi imparare a sfruttarle al meglio, non rimpiangere di non averne altre a disposizione. È importante avere coscienza di questo punto perché è chiaro che quando si valuta un progetto, capirne la fattibilità in base alla cifra richiesta può fare la differenza. Un sandbox survival multiplayer con edifici da costruire liberamente e un sistema di crafting completo non lo crei con 3.000 dollari. Non c'è nemmeno da starne a discutere.
Mi bastano due panini e una birra: The Maze
Quando si parla di costi di produzione di un videogioco, di solito si parla di costo del lavoro necessario per realizzarlo, ossia di stipendi. Ci sono molte altre voci di spesa, ma diciamo che questa è quella più rilevante. Quanto può costare il lavoro di un professionista? Dipende, ma diciamo che se è uno che ci sa fare non si accontenterà di un tozzo di pane.
Guardami negli occhi: The Assassin's Apprentice
Un certo Phillip Nelson vuole 6.000 dollari per creare un gioco di ruolo che mescoli Skyrim a Dark Souls. Va bene. La cifra è bassa, il progetto è decisamente ambizioso, come ci convincerà a dargli dei soldi? Ma con la foto mal esposta e mal inquadrata che potete vedere qui di fianco.
Il truffatore poco accorto: Last-Wars
Il dissociato: Black Code - Follow The Code
I dissociati solitamente aprono campagne Kickstarter senza avere la più pallida idea di ciò che stanno facendo. Prendiamo il caso di Black Code - Follow The Code. Il buon John Anthony Brown vuole convincerci a dargli 125.000 dollari dicendoci che svilupperà un titolo in cui due fazioni si scontreranno per un codice... tutto qui. La parte migliore dell'intera campagna è comunque il materiale pubblicato per illustrarla. In alto c'è un filmato che mostra soltanto il logo in movimento, quindi ci sono delle immagini prese chissà da dove con un logo diverso e lo stesso titolo realizzato però con un font differente (si vede che ha fatto varie prove e non voleva sprecare nulla). Scorrendo la pagina s'incappa quindi in una brutta e mal fatta finta copertina della versione PlayStation 4 . Mentre il testo raggiunge livelli di delirio assoluto, con il tizio che ci racconta di voler vendere la licenza del brand alle migliori piattaforme sul mercato: Playstation, XBOX, Steam, Apple e Android. Il bello è che per avere una copia dello scioglilingua Black Code - Follow The Code non bisogna offrire 10 dollari, che fruttano una cartolina, nemmeno 25 dollari, che fruttano un poster, ma la bellezza di 5000 dollari. Economico! Chissà il Season Pass... Insomma, se leggete una campagna che sembra scritta da Minsc e Boo, lasciatela perdere.
Il megalomane: Realistic Zombie game
Come abbiamo detto ogni gioco ha il suo prezzo, ma se chiedi la bellezza di 5.000.000 di dollari, quantomeno devi avere la decenza di dare un titolo a quello che stai facendo, che non sia "Realistic Zombie game".
Quello che ci crede: Tethered Universe
Dai, andiamo tutti a dare i nostri soldi a Thomas Berry, che con 500.000 dollari mescolerà Skyrim, EVE Online e Voyage Century. Probabilmente il nostro ha scaricato la sua copia gratuita di Unity, ci ha realizzato il brutto filmato che potete vedere sopra e ha deciso che era pronto per un'impresa eccezionale: mandare i Nord nello spazio. Ovviamente per quanto il buon Berry possa crederci, Tethered Universe ha meno probabilità di diventare realtà di una ricrescita sulla testa di Pierpaolo. Ci troviamo di fronte al classico caso di sopravvalutazione delle proprie capacità. Oltretutto la descrizione del gioco è quanto di più confuso e sconclusionato ci sia capitato di leggere su Kickstarter. Diciamo che questo caso racchiude un po' tutti i precedenti (e chiude lo speciale): un personaggio senza curriculum vuole realizzare un progetto ben oltre la sua portata senza avere la più pallida idea di quello che sta facendo. È ovvio che anche in questo caso il fallimento è certo e dare soldi equivale a buttarli.