Ciao Linda e ciao a tutti! Ho 34 anni, sono sposata e vivo con mio marito e tre gattacce viziate in provincia di Padova. Ho frequentato il liceo classico e poi la facoltà di Lettere, dove mi sono laureata presentando una tesi sul teatro di Marguerite Yourcenar. Da allora ho sempre lavorato nell’ambito bibliotecario, sia come catalogatrice che come bibliotecaria. Attualmente sono responsabile della biblioteca di Polverara a cui ho anche dedicato una pagina sul sociale network Facebook.
La laurea in Lettere con indirizzo Storia del teatro e dello spettacolo, il lavoro di catalogatrice nelle biblioteche e l’impiego come responsabile. Dove trovi il tempo per scrivere?
Per fortuna il mio orario di lavoro mi permette di avere qualche mattina libera da dedicare alla scrittura, e poi ritaglio un po’ di tempo nei momenti in cui sono da sola perché, per fortuna, anche mio marito come me, ha molte passioni.
Qual è stato l’input che ti ha fatto impugnare carta e penna?
A essere sincera ricordo di aver sempre inventato storie, e prima di scriverle le raccontavo alle mie amiche e ai miei compagni di classe, tanto che alle elementari mi ero guadagnata il soprannome di Gianni Rodari. E’ stato solo nel 2011 però che ho iniziato a dedicarmi alla scrittura con un approccio diverso e con l’idea di provare a scrivere, almeno idealmente, per tutti.
Quale libro riposa ora sul tuo comodino?
Ho appena terminato di leggere in anteprima "Born to love us" di Serena Versari, collega EWWA, che uscirà a breve e adesso devo decidere a quale dei miei ultimi acquisti dedicarmi. "Secret Funding" di S.M. May o "Nephilim: Guerra in Purgatorio" di Valerio la Martire?
Nel 2012 partecipi al progetto “Helas Maur” da cui nasce l’antologia “Elements Tales”, in cui viene inserito il tuo racconto "Promesse mantenute". Parlacene.
"Helas Maur", il nome che noi autrici ci siamo date, è elfico, e significa sorelle di sogno. Il progetto nasce dall’idea di Anita Borriello, autrice di "Brulant", di scrivere cinque racconti sui cinque elementi: Spirito, Acqua, Fuoco, Terra e Aria. Questa è stata per me la prima occasione di confrontarmi con i lettori e i riscontri che "Promesse mantenute", il mio racconto, ha avuto, mi hanno convinto a continuare l’avventura della scrittura.
Nel 2013 pubblichi il racconto fantasy-mitologico “Il poema di Antenore”. Perché questo connubio?
"Il poema di Antenore" è un racconto che, in poche pagine, contiene molti dei miei interessi. Chi lo legge può trovare l’amore per la mia città, la passione per la mitologia, la storia antica e la storia dell’arte, la predilezione per il genere fantasy e l’immancabile lieto fine. Tutte queste cose sono parte di me, un po’ per l’istruzione che ho avuto e un po’ per inclinazione personale.
E nel 2014 esce il romanzo urban-fantasy “Accanto a un angelo”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
"Accanto a un angelo" è per prima cosa una storia d’amore, difficile e contrastato, ma non impossibile, perché voglio credere che due persone che si amano possano sempre trovare il modo di stare insieme. Al suo interno però c’è anche molto altro; ancora una volta la passione per Padova, l’interesse per la storia dell’arte e la ricerca di un’arma antica e potente. Questi elementi sono quelli che hanno permesso che il mio romanzo venisse apprezzato anche da lettori meno giovani e di sesso maschile e non solo da un pubblico giovane e femminile che ama il genere.
Qual è stata l’idea per questo libro?
Ogni volta che mi viene posta questa domanda mi trovo a sorridere, perché per i protagonisti principali di questa storia, Daniel, l’angelo caduto, e Giulia, la giovane studentessa, ho preso ispirazione da me e da mio marito. Ho immaginato cosa sarebbe potuto accadere se un giorno avessi scoperto di vivere “accanto a un angelo” e la mia fantasia ha fatto tutto il resto.
Quali tematiche affronta la tua storia?
Il tema principale, come ho già avuto modo di dire, è l’amore. Una relazione che all’inizio sembra assolutamente impossibile e che invece troverà modo di nascere e di crescere, perché nel mio mondo l’amore trionfa sempre. "Accanto a un angelo" parla anche di amicizia, sia di quella che resiste allo scorrere del tempo, sia di quella che viene tradita, e infine parla di arte in Italia, delle opere di Giotto a Padova, e in particolare della Cappella degli Scrovegni. Per sapere quali segreti si celano al suo interno però, dovete leggere il romanzo!
Racconto Vs. Romanzo. Chi la vince?
Cara Linda, questa mi sembra proprio una domanda da un milione di euro! Fino a qualche anno fa, come scrittrice, la dimensione del racconto mi era più congeniale. Ritengo fosse soprattutto una questione di esperienza, costruire un romanzo è più impegnativo, anche se, di contro, nel racconto bisogna essere bravi a non lasciare vuoti narrativi. Non penso però che sia necessario che una forma prevalga sull’altra, quindi aspettatevi da me sia racconti che romanzi!
Sei membro dell’associazione EWWA, di cosa si occupa nello specifico e la consiglieresti alle tue colleghe?
EWWA, European Writing Women Association, é un’associazione senza fine di lucro, nata con lo scopo di sostenere la crescita creativa, culturale e professionale delle sue socie. In concreto tutte le socie mettono a disposizione delle altre le proprie capacità e competenze, principalmente attraverso Workshop organizzati in tutta Italia, ma anche supportandoci e confrontandoci quotidianamente. Ho già consigliato a molte colleghe di iscriversi e non nego che, quasi ogni giorno, vengo ringraziata proprio per questo motivo!
Nel 2015, la tua ricetta “Smejassa” viene inserita nell’antologia “Ricette dall’Italia: terra d’amori, sapori e arte” edito da EWWA. Di cosa si tratta?
La Smejassa è un dolce tipico delle campagne venete, molto calorico perché doveva fornire l’energia sufficiente al lavoro pesante che i contadini dovevano svolgere. Si tratta di una ricetta che, a seconda della provincia in cui vi trovate, ha diverse possibili varianti. Quella inserita nell’antologia appartiene all’area di Padova, e mi sta particolarmente a cuore perché è legata al ricordo di mio nonno.
E, sempre con Ewwa, partecipi all'antologia "Italia: terra d'amori, arte e sapori" con il racconto "Sapori veneti". Daccene un assaggio.
Il racconto è costruito dal punto di vista di una ragazzina di tredici anni che vive a Trento e che incontra per la prima volta i suoi parenti padovani. Dorotea, questo il nome della protagonista, scoprirà una realtà diversa da quella che si aspettava e il suo viaggio non sarà solo fisico ma anche emotivo, attraverso i ricordi che i cibi porteranno alla memoria della madre.
Hai qualche altro progetto in cantiere?
Sono particolarmente felice di annunciare nel blog di una collega EWWA che a breve uscirà il mio secondo romanzo, un romance contemporaneo, il cui titolo è "Sei parte di me".
E’ stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo per tutto!
Per seguire Giulia GIULIA BORGATO AUTRICE