22 ottobre 2015 Lascia un commento
Film per (molto) adolescenti del 1984 percio’ coi miei 16 anni non c’ero dentro, di piu’. Personaggio e trama che mescola in maniera confusa ma piu’ o meno divertente, fantascienza, musica, fumetti ovvero il mio pane quotidiano di ieri come oggi. Mercato aggredito a 360 gradi, dai videogiochi agli speciali Marvel, insomma la macchina hollywoodiana in tutto lo splendore degli anni ’80 eppure, gia’ eppure non ne ho ricordo.
Viene fuori leggendo "Dietro lo specchio" che e’ uno dei film preferiti di Krauss e il titolo in effetti non mi era nuovo. Scopro che negli States si tratta di un vero e proprio film di culto, quasi sconosciuto pero’ da noi, insomma o dalle nostre parti non e’ proprio uscito oppure l’ho visto e rimosso e rimuoverlo sino a questo punto vuol dire che quantomeno lo reputai penoso, seppur abbia ottima memoria anche per i film orrendi. Restava solo il riguardarlo.
Buckaroo Banzai e’ un fisico, neurochirurgo, musicista, avventuriero nonche’ scienziato che mette a punto un dispositivo per entrare dentro la materia passando per l’ottava dimensione (!) normalmente abitata da alieni cattivi li’ confinati da alieni buoni, che cosi’ facendo trovano un portale per uscire. E’ a questo punto che gli alieni buoni minacciano di distruggere la Terra se non sara’ impedito agli alieni cattivi di fuggire.
A Buckaroo il compito d’impedire la guerra e fermare gli alieni capitanati dal pazzo John Lithgow.
Gia’ con questa breve sintesi s’intuisce d’aver a che fare con un’accozzaglia di roba eccessiva persino per i fluorescenti anni ’80 e cosi’ e’. Sia mai che mi metta di traverso ai film ignoranti, ovvero pregni di sana voglia di divertire ma "Buckaroo Banzai" non e’ ignorante, e’ semplicemente stupido. Si badi bene, non c’entra l’eccesso o meglio e’ la volonta’ di essere eccessivo che falsa il prodotto finale, perche’ come il trash, l’ignoranza o e’ involontaria oppure serve tanta, tanta intelligenza per farla bene e questo e’ solo un accumulo enorme ed inutile di tutto cio’ possa anche solo lontanamente piacere ad un ragazzino senza altra struttura a reggere l’impianto.
A cio’ si aggiunge anche la genialita’ dei nostri distributori che per stranissime ragioni trasformano l’ottava in quarta dimensione, dimostrando oltretutto di essere totalmente all’oscuro dei traguardi raggiunti dalla fisica negli ultimi 100 anni. Un fumettone e lo dico nella peggiore accezione, nel quale si salva solo il decolte’ di Ellen Barkin.
Alla fine non ho risolto il dubbio se si e’ trattata di amnesia o cos’altro, certo e’ che posso vivere benissimo senza scoprirlo.