Le balene di Tonga

Creato il 04 ottobre 2011 da Italianiafiji

Le balene che "frequentano" la zona dell'Oceano Pacifico del Regno di Tonga sono le megattere, in inglese "humpback whale", il cui nome scientifico "Megaptera novaeangliae" venne attribuito dal naturalista tedesco Borowsky.

Megaptera novaeangliae significa "grande alato della Nuova Inghilterra", riferito alle grandi pinne e ad una delle prime zone in cui vennero avvistate, il New-England, negli Stati Uniti d'America. 

Le megattere sono riconoscibili per la pancia e le pinne natatorie di colore bianco, hanno una vita media di circa 50 anni, possono raggiungere dimensioni che vanno dai 12 ai 16 m, e possono pesare fino a 30 tonnellate.

La migrazione delle megattere verso Tonga copre un percorso di parecchie migliaia di chilometri che le porta dai mari Artici attraverso le coste della Nuova Zelanda a raggiungere queste acque calde e sicure per dare alla luce i piccoli e per l'accoppiamento.

Si possono vedere le balene a Tonga da Luglio ad Ottobre circa, anche se in piu' occasioni ci sono stati avvistamenti in varie zone anche nei mesi di Maggio e Giugno.

Nelle acque di Tonga le megattere si esibiscono in fantastici riti di corteggiamento a cui seguono gli accoppiamenti che possono durare anche diverse ore. La gravidanza per queste enormi creature è di circa 12 mesi.

Per il loro carattere socievole sono anche le più vulnerabili di tutte le specie di balene. Non temono l'avvicinarsi dell'uomo, anzi spesso sembrano incuriosite e si avvicinano senza timore ed amano esibirsi in acrobazie di ogni genere. 

Le balene si nutrono principalmente di krill ma mangiano anche piccoli pesci. Con il termine krill si indicano diverse specie di creature marine invertebrate come ad esempio piccoli crostacei

Il canto delle balene

La caratteristica unica delle megattere è il "canto", che si può udire fino a molti chilometri di distanza. I maschi producono un complesso canto che può durare da 10 a 20 minuti e che viene ripetuto per diverse ore.

Quale sia lo scopo di tale canto non è ancora del tutto chiaro, sebbene si supponga che possa svolgere un ruolo nel rito del corteggiamento.

Da studi recenti pare che ogni gruppo di megattere abbia i propri "motivi", e che in caso di contatti con altri gruppi ci siano evoluzioni e scambi  di questi canti

A differenza di altre specie di balene le tonalità sono molto complesse e musicali e veramente affascinanti, tanto che una registrazione dei canti delle megattere fu inserita nel "disco d'oro" portato nella missione spaziale "Voyager".

Come nelle canzoni umane, ogni canto contiene sillabe e frasi ritmiche che compongono un tema ben preciso e riconoscibile.
Grazie alle numerose registrazioni effettuate dagli studiosi, sono stati fatti passi enormi nello studio delle abitudini e negli spostamenti dei vari gruppi di megattere in ogni parte del mondo.

Questo è stato possibile anche perchè sono le uniche balene che stazionano in zone molto vicine alle coste, abitudine che purtroppo è stata da loro pagata cara. 
Come altri grandi cetacei, le megattere sono state vittime dell'industria baleniera e si ritiene che, a causa delle eccessive uccisioni compiute prima del 1966, l'attuale popolazione delle megattere sia stata ridotta di circa il 90%.

I balenieri e la proibizione della caccia

I balenieri Tongani per tradizione, e dati i mezzi a loro disposizione, cacciavano quasi esclusivamente gli esemplari femmina con i loro piccoli creando così un serio rischio di estinzione della popolazione che migrava nelle loro acque. Il Re di Tonga proibì la caccia alle balene definitivamente nel 1978.

La protezione di ogni tipo di balena e degli altri mammiferi marini fu in seguito promulgata dal "Tonga's Fisheries Regulations" quando i Tongani si resero conto che era possibile un altro tipo di "sfruttamento" delle balene, il Whale Watching. Fu in questo modo che iniziarono i primi progetti di "osservazione delle balene a scopo turistico" che apportarono un sostanziale beneficio economico al Paese. 

Oltre alla caccia, le minacce per la sopravvivenza di questa specie derivano dalle collisioni con le navi, dall'inquinamento del mare e da quello acustico.

L'ultimo baleniere Tongano

Samson Cook e' l'ultimo discendende di una delle poche famiglie di balenieri Tongani, vive tuttora a Nuku'alofa, la capitale di Tongatapu, e si occupa della vendita di conchiglie.

Samson Cook non ha relazioni familiari con il Capitano Cook, anche se gli fa piacere farlo credere, ma e' il nipote di Andrew Edward Cook, un baleniere in parte maori ed in parte americano che dalla Nuova Zelanda si stabilì a Tonga intorno al 1890 e sposò una ragazza delle Ha'apai.

Andrew Edward Cook costruì la prima baleniera Tongana simile in forma, anche se piu' piccola, a quelle su cui aveva lavorato fino a quel momento e costruite nel New England.

La sua famiglia e' stata l'ultima a continuare la caccia alle balene fino agli anni '50.
Con la modernizzazione portata dall'introduzione delle lampade a petrolio, e soprattutto dall'elettricità, la caccia alle balene non era più redditizia, la carne veniva venduta per poco o regalata, perché non c'era modo di conservarla a lungo. L'olio invece, che veniva ricavato dalla bollitura del grasso, aveva un notevole valore commerciale.

E' curioso sapere che sia a lui che ad un'altro Tongano di Mounu, nell'arcipelago di Vava'u, e' stato dedicato un capitolo del libro "In search of Moby Dick - Quest for the White Whale" di Tim Severin, in Italiano "Alla ricerca di Moby Dick" edizione Feltrinelli Traveller.

Consigli per il "whale watching" :

  1. Cessate qualsiasi contatto ai primi segni di nervosismo o agitazione delle balene, soprattutto se femmine con i piccoli
  2. Osservate le balene senza far rumore, possono abbandonare la zona se continuamente disturbate
  3. Rispettate l'ambiente marino
  4. Non gettate spazzatura e oggetti di qualsiasi genere nell'acqua, soprattutto quelli di plastica possono uccidere le balene e altri organismi marini se vengono ingeriti accidentalmente o se si aggrovigliano sugli stessi.
  5. Se osservate le balene da riva, rimanete nei punti prestabiliti, non rovinate l'ambiente calpestando la vegetazione, non fate rumore e non gettatevi a nuoto per avvicinarvi, ci sono punti in cui la corrente è pericolosa
  6. I nuotatori non devono avvicinarsi alle balene a più di 30 metri ed è proibito ogni contatto diretto

Articolo ispirato da Tongaturismo.info e Wikipedia.org
Alcune foto sono state tratte da Tongaturismo.info,  Earthwhales.com e Whalesinthewild.com.


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