Le battaglie più feroci, nel web ed altrove, non si svolgono tra destra e sinistra ma all’interno del centrosinistra.

Creato il 02 marzo 2012 da Slasch16

Purtroppo, da qualche mese, non abbiamo più il parafulmine che coagulava tutti gli attacchi, l’ironia, la satira e la ferocia del centro sinistra contro l’obiettivo comune, il piduista.
Immediatamente siamo ritornati all’antico alle battaglie all’interno della stessa entità, sfera, politica ed ideale come succedeva nelle sezioni del Pci dove ci si scannava quotidianamente ma c’era il centralismo democratico che salvava capra e cavoli, tutto era sottoposto a votazione ed i perdenti erano i primi a portare avanti al linea di maggioranza.
Il centralismo democratico è morto, c’è chi dice che è un bene e c’è chi pensa che non lo sia, ed allora si viaggia senza filtri si attacca e si  viene attaccati e si prendono certificati politici che vanno dal giallino al rosso, i vari gradi cromatici per essere un bravo compagno.
Se cerchi di viaggiare con il tuo punto di vista, ovviamente non l’unico e senza pretese di ritenersi il vangelo o il capitale, ti attaccano o ti difendono come se il problema fosse il punto di vista diverso e non il sistema, il regime capitalista o l’economia parassita.
Per navigare abbastanza tranquillo non devi toccare o criticare i vari totem che la sinistra ha inglobato negli ultimi anni, decenni, è la prima regola.
Quindi non criticare Grillo, Travaglio, Il Fatto, e qualche altro che adesso non ricordo o non ho voglia di ricordare.
L’importante è che massacri il Pd e Bersani, nonostante negli ultimi anni si sia liberato della Binetti e di Rutelli perchè ci sono rimasti Veltroni, Fioroni, D’Alema e qualche altro.
Premessa io non sono iscritto al Pd, ho votato Pisapia ed ho fatto propaganda per lui, non critico le primarie del Pd anche se le perde tutte e non le critico semplicemente perchè le fa.
Nei primi anni dopo il tracollo dei vecchi partiti ho votato Rifondazione Comunista e mi sono trovato la Maiolo in lista, quella che poi è stata folgorata dal berlusconismo, ed ho assistito con profondo dispiacere al moltiplicarsi di sigle, partiti e partitini della sinistra in un autolesionismo senza fine che li ha portati fuori dal parlamento.
A questo proposito vorrei scrivere qualcosa in merito allo sbarramento, non è lo sbarramento alto o basso il problema è la divisione che ha portato alla dispersione di voti, all’autodistruzione.
Ad un certo punto, visto che la trattoria aveva un menù fisso, mi sono trovato a votare il Pd nella speranza di portarlo il più a sinistra possibile, possibilmente senza la dinamite ma con la dialettica, altrimenti sparisce pure questo dal parlamento.
Non è qualche leghista idiota che mi attacca su ogni debolezza o mancanza, o svista,  non sono nemmeno i fascistelli di ritorno, quelli si limitano a minacciare ed offendere sono quelli con i quali dovrei fare lievitare la torta.
Non compro Repubblica e nemmeno il Fatto, li leggo nel web e non solo quelli, compro l’Unità per un fatto di solidarietà, ritengo che Bersani non sia un venduto ma uno che fa quello che può con l’accozzaglia che si ritrova. Non lo vedo in malafede e certi attacchi che subisce da sinistra li trovo esagerati ed autolesionisti, tanto più se sono fatti da militanti, simpatizzanti, di partiti che proprio per la loro vis polemica si sono fatti escludere dalla rappresentanza parlamentare.
Abbiamo riconquistato al centrosinistra Milano, dopo oltre un ventennio, ed il mese dopo ci siamo trovati con gli intestini in rivolta, sono convinto che il Pd, anche se è il partito più grosso della coalizione, debba fare un passo indietro e fare di tutto, ripeto di tutto per sostenere Pisapia con fermezza e chiarezza.
Può darsi che la scelta del Pd di non far fallire il Paese andando ad elezioni anticipate non sia stata la scelta migliore ma vorrei invitare i critici e la sinistra che più sinistra non si può ad immaginare uno scenario diverso, che fine avremmo fatto.
Io non credo che si possa chiedere a Bersani di fare il fenomeno con il parlamento che ci troviamo e con la P2 nel transatlantico, non mi piace Monti e lo critico ma non gli ho mai chiesto di fare il compagno per il semplice fatto che egli è un esponente di primo piano del capitalismo finanziario e parassita, mi basta che non ci faccia fallire e non credo di essere meno compagno nel fare una semplice valutazione di opportunismo.
Chiaro che lavoro e sono in attesa di tempi migliori di una politica che sia di riferimento alla massa colpita e massacrata dalla finanza parassita e spero in qualche leader che sappia presentare un progetto affidabile e costruttivo che attiri il più gente possibile.
Ogni tanto mi scaglio contro le battaglie di nicchia, in pieno regime piduista e con un parlamento corrotto e venduto, ci siamo persi dietro al riconoscimento delle coppie di fatto come se fosse il problema primario mentre sfasciavano la democrazia ed attentavano alla Costituzione.
Vorrei un progetto più ampio dove il problema dei tre operai che la Fiat rifiuta nonostante sia stata condannata in due sentenze diventi il problema di tutti, come la tav, i cassaintegrati dell’Asinara e tutte le altre situazioni disperate che abbiamo nel paese.
Non hanno fatto sciopero nemmeno i loro colleghi per paura di subire identica rappresaglia.
Io mi ritrovo nelle idee e nelle parole di Landini, ci sono i miei post a testimoniarlo, certe cose le ho scritte molto prima di sentirle dire da Landini in televisione e questo mi da la forza necessaria per continuare a scrivere.
Ieri sera da Santoro c’era una economista carina che, secondo me, ad un certo punto ha detto una stronzata colossale in riferimento a quando detto da Landini poco prima e cioè che si aspettava una patrimoniale come si deve per quel 10% di italiani che possiede il 48% della ricchezza nazionale.
L’ho scritto più volte qui nel blog la stessa identica cosa anzi, provocatoriamente, ho scritto che qualsiasi finanziaria facesse il governo la dovrebbe mettere in conto per il 48% al 10% di italiani che sono ricchi e per il restante al 90% di italiani in base alle loro possibilità.
L’economista in questione ha detto, nell’indifferenza generale da Santoro, a Travaglio, da Bersani a Landini, che quel 10% di italiani rappresenta il ceto medio, se si fa una patrimoniale si ammazza il ceto medio già in difficoltà.
Ma dico, Moratti, Elkann, Briatore, De Benedetti, Colaninno e compagnia bella sono ceto medio?
Mi sono perso qualcosa.
Mi sono preso la briga, tempo fa, di andare a riprendere il riepilogo dei voti per partito di qualche elezione ed ogni volta somma dei partiti e dei partitini di opposizione risultava maggioritaria mentre al governo avevamo la destra, la P2 ela lega.
Sapete perchè? Le divisioni all’interno della sinistra hanno impedito alla stessa di essere rappresentata in parlamento.
Vedo che la lezione non l’abbiamo imparata, continuiamo con  la guerra fratricida e l’esame finestra per vedere chi è più compagno dell’altro.
Se durante il fascismo i resistenti avessero ragionato in questo modo e non avessero cercato in tutti i modi la più ampia unità possibile tra pensieri e storie diverse avremmo al governo la nipotina del duce.
Questo è quello che penso, chiaro che ognuno è libero di pensarla come vuole, son sopravvissuto a 50 anni di Democrazia Cristiana sopravviverò anche al governo dell’alta finanza e della destra e se proprio dovessi morire di fame mi ammazzo prima saltando con una bomba dentro la borsa o ad una banca.
Spero, ovviamente, di non doverci arrivare.



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