BENVENUTO
gli abbiamo urlato col cuore e ci siamo liberati di freddo, cupezza e imbottiture......scuotendoci tenacemente.
Poi abbbiamo preso i nostri mezzi, io la scopa da strega, Tinetto un monopattino arrugginito e Josefino un biciclettino di terza mano ormai piccolo.
Siamo corsi verso quel libero pendio erboso dove portavo i bimbi quando cominciavano a muovere i primi passi.......
il boschetto delle BEATULLE
lo amo quel boschetto di betulle perchè è leggiadro, fresco e si immerge nei segreti di alberi silenziosi e saggi.
Ci vado ogni anno ad accogliere la mia primavera personale, quella che leggo con l'anima.
Qua e là brillano margheritine scoppiate con animostà dal terreno gelato.
Non compongono un disegno preciso ma avranno un loro perchè che non ho ancora percepito.
I Lucignoli sguinzagliati dalla tenace morsa invernale cominciamo a correre liberamente, ora non faticano più a stare in piedi e possono scegliere dove rotolarsi.
Così salutiamo un lungo signore del ghiaccio che ha portato stanchezza, qualche perdita molto triste ma ci ha rinvigorito e anche se non capiamo il disegno che sta dietro gli anfratti della nostra vita guardiamo avanti con animosità, pieni di idee e di voglia di vivere con semplicità e amore.