Infatti dal primo gennaio 2011 segna un passaggio storico con il divieto diproduzione, commercializzazione ed utilizzo dei sacchetti in plastica non biodegradabili secondo quanto previsto nella legge finanziaria 2007, la cui scadenza originaria era stata prorogata di un anno. "Quello che è divenuto un segno di attenzione all'ambiente da parte di molti supermercati e attività commerciali di varia natura, dal 2011 - aggiunge la Coldiretti - diverrà obbligatorio per legge per effetto della normativa nazionale che recepisce disposizioni comunitarie, in particolare la direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio". "Gli italiani - ricorda la Coldiretti - sono tra i massimiutilizzatori in Europa di shopper in plastica con un consumo medio annuale di 300 sacchetti a testa. In Italia arriva un quarto dei 100 miliardi di pezzi consumati in Europa dove vengono importati per la maggioranza da paesi asiatici come la Cina, Thailandia e Malesia. Il 28% di questi sacchetti diventarifiuto e va ad inquinare l'ambiente in modo pressochè permanente poichè occorrono almeno 200 anni per decomporli". Walter Deuber, droghiere di St. Paul, Minnesota, inventò i sacchetti nel 1912, allora in versione cartacea. A partire dagli anni ‘50 molti negozianti iniziarono a distribuire le borse di plastica gratuitamente in quanto il loro costo era decisamente inferiore alle buste di carta. Fino ai primi anni ’70, tuttavia, per il trasporto della spesa si utilizzavano borse di rete. Anche i luoghi dove fare approvvigionamento di cibo erano diversi: negozi di quartiere dove fare la spesa quotidianamente al posto di immensi centro commerciali siti nelle periferie delle città. A partire dal 2000-2002 movimenti globali per l’abolizione delle borse in plastica hanno iniziato a formarsi.
Negli Stati Uniti, la città di San Francisco è stata la prima in assoluto a vietarne l’uso nei grandi supermercati e nelle farmacie nel marzo del 2007. Diversi mesi dopo, anche nel resto della California si approvarono leggi che obbligavano i grandi supermercati a riciclare le buste di plastica.
In Asia, Taiwan ha vietato i sacchetti di plastica nel marzo 2003. La Cina, Paese in cui l’impiego procapite di borse di plastica è altissimo, ha annunciato lo scorso gennaio il divieto di distribuire gratuitamente nei negozi i sacchetti di plastica. Questo ha portato alla chiusura della più grande fabbrica produttrice di buste di plastica del Paese, nella provincia di Henan.