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Le buone notizie fanno bene all’informazione?

Creato il 24 aprile 2013 da Assugoodnews @assunta73

buonenotizieplusUna domanda da dieci milioni di dollari per voi: le buone notizie possono essere il motore di un’informazione diversa che conduce alla felicità? Questo il tema di cui si è ampiamente discusso ieri sera al Talent Garden di Milano, già di per sè un luogo che infonde buone notizie. Per la sua natura di spazio co-working, certo, ma anche per gli eventi che ospita. Ieri sera, appunto, mentre aspettavo di entrare nella sala dove si sarebbe parlato della nuova App di BuoneNotizie.it, numerosi sono stati gli ingressi per l’evento Startupper. Direi una dose massiccia di energia positiva nell’aria.

Ma tornando a noi. Silvio Malvolti, imprenditore dal sorriso non forzato e dalla forte carica positiva che ha fondato BuoneNotizie.it e guida Buone Notizie Communication Farm, ha presentato insieme al suo staff una nuova App disponibile oggi su AppStore ma presto anche sullo store di Android. Il nome è molto semplice e diretto: BuonenotiziePlus. Il concetto lo è ancora di più: si scarica gratuitamente l’applicazione, si selezionano gli argomenti di interesse e magicamente sul proprio screen appaiono le notizie positive relative ai temi scelti. Tutto questo passando in rassegna la stampa tradizionale, magazine, siti e alcuni blog selezionati. Se la notizia piace si può segnalare come positiva e quindi condividere sui propri profili social. Semplice, immediato, funzionale ma soprattutto un vero catalizzatore digitale di felicità.

Quella tanto desiderata felicità che sui giornali e nei tg viene a mancare ormai troppo spesso. E qui entriamo nel vivo dell’incontro che ieri sera ha visto protagonisti diversi esponenti del mondo della comunicazione. Quella tradizionale e più orientata all’effetto tragedy di Luca Tremolada, giornalista de Il Sole 24 ore, quella moderna ma comunque scettica di Andrea Santagata, fondatore di Liquida e a.d. di Banzai Media (quello de Il Post, Giornalettismo, SoldiOnLine e PianetaTech) e quella di Federico Luperi, direttore innovazione e new media di Adnkronos che ogni giorno diffonde circa 2.300-2.500 notizie tra negative, positive e meno animate. A loro il pregio – nonostante l’occasione – di non essere ipocriti e di raccontare effettivamente come funziona l’informazione e cosa la gente cerca in rete.

Pare, infatti, che comune opinione sia che le persone vengano attratte dalle notizie negative che portano a sfogarsi, commentare, protestare. In un momento storico in cui siamo sormontati da grillini che gridano al golpe è ovvio che vien difficile pensare diversamente. Eppure si può. Lo fa Malvolti con il suo progetto importante e lo fanno conduttori come Kris Grove – una delle Kris&Kris – che nel suo programma del weekend su Radio 105 racconta belle storie di gente che ce l’ha fatta, è uscita dal tunnel negativo, si è data da fare. Quelle storie che fanno bene a chi legge e ascolta. Quelle che ti danno coraggio e ti fanno commentare “allora posso farcela anche io!”. Quelle, infine, che arrivano ogni giorno nella casella di posta di Tremolada – lo ha dichiarato lui stesso ieri sera – e che vengono cestinate se non nascondono un “ma” che possa essere sensazionale.

Eppure, come dice Malvolti, sono proprio quelle le notizie più lette su Buonenotizie.it. Le storie di gente comune che è riuscita a realizzare un sogno. Che in questo periodo storico di nero totale hanno fatto nascere un fiore. Quelle storie, che aiutano a emergere dall’ansia che viene ormai generata soprattutto dalle notizie negative che si leggono e ascoltano ogni giorno. Lo conferma anche Giuseppe Riva, psicologo e direttore editoriale di Buonenotizie.it.

Quindi? A ognuno trarre le proprie considerazioni. Io dico: sono giornalista, scrivo di cose belle e cose brutte perchè sono la realtà dei fatti. Cerco di trovare sempre quel lato positivo che spesso viene celato. A volte è difficile, altre volte è semplicemente la capacità di indossare occhiali diversi per guardare la stessa cosa. Poi va da sè che una notizia per me positiva possa essere negativa per altri. Come ho detto più volte anche durante le interviste che mi fanno da quando ho lanciato il blog: non voglio eludere la realtà, voglio solo leggerla in modi differenti. Accolgo la realtà negativa e poi mi tuffo alla ricerca di notizie positive che possano dirmi: ok, ma non è tutto cosi!

Questo è il punto a mio avviso. Questa è la forza di progetti come Buonenotizie.it e il nuovo aggregatore che trovo geniale anche se non sostituitivo alla lettura dei giornali, ovviamente.

Detto questo…scaricate il vostro catalizzatore di felicità: BuoneNotiziePlus



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