Le carte in tavola (Guido Catalano)

Da Minerva Jones
 
ho visto donne uscire in lacrime dal proprio parrucchiere
maledicendo tinte, messe in piega, tagli, colpi di sole
sbagliati
ho sempre pensato che i cessi pisciati
sia colpa dell’uomo
finché una donna mi ha confessato
che per non sedersi
esse sono in grado di farla
stando intrespolate in piedi
sulla tazza
e spisciazzando tutto
ho visto donne strapparsi l’odiato vello
dai loro corpi morbidi
utilizzando tecniche degne di un inquisitore medievale
soffrendo in silenzio
ho visto gambe traballanti
su tacchi inauditi
sfidare le leggi della gravità
dell’equilibrio e del buon senso
ho avuto più volte la certezza
che le borse delle donne
siano portali dimensionali
verso la sfera dell’entropia
quasi tutte le donne si guardano di nascosto
su qualsivoglia superficie riflettente
ogni qual volta si presenti l’occasione
per vedere se sono belle
se la tua donna non lo fa mai
preoccupati
potrebbe essere una vampira
da quando sul mio blog ho messo una poesia
che si intitola “io ho visto le donne nude”
ho ricevuto – ad oggi – 18.414 visite
di gente che cerca su google “donne nude”
contro 18.290 che cerca il mio nome e cognome
la poesia è stata inserita sei mesi fa
il blog è stato aperto cinque anni fa
immagino che chi cerca “donne nude” su internet
all’alba del 2011
non possa avere più di dodici o tredici anni
se io avessi avuto internet a dodici-tredici anni
mi sarei devastato di seghe
garantito al limone verde, signori
mi spiace di essere andato fuori tema
la poesia era iniziata bene
comunque giuro che se leggerò ad alta voce
questa poesia davanti a delle persone
davanti a delle persone sensibili
o a bambini
non dirò seghe ma pippe o pugnette
come fanno alla tele
io per avere quasi quarant’anni
ho visto pochissime donne nude vere
pochissime ne ho baciate
pochissime ci ho fatto l’amore
le tette in assoluto è la mia parte preferita sessuale
gli occhi quella che cambia le carte in tavola

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