Per non perdere il filo del discorso avviato, direi di tentare il proseguo, nella descrizione accurata di codesti simpaticoni cloni del Corteggiatore per eccellenza, che sappiamo bene non esistere più. Resta il fatto, che se per caso qualcuna di voi, ha la percezione di incontrarne uno anche solo vagamente somigliante all’originale, me lo segnali subito e vedrò di provare ad esaminarlo! C’è molta richiesta in giro di Corteggiatori al merito e Doc, quelli ai quali non devi chiedere mai, prevengono, cioè vengono prima di noi, nell’esaudire ogni
B come bambazoun, termine dialettale reggiano. Nell’italiano corretto, chiamasi Bamboccione, cioè colui che alla tenera età di quarantanove anni, non si è ancora tolto di casa, ma continua a ciondolare in slip, noncurante se i genitori fanno facce strane quando lo vedono grattarsi i cabbasisi e sbadigliare, stanco già alle otto di mattina. Si dimentica di tagliarsi le unghie dei piedi, non si toglie quegli orrendi peletti nell’interno delle narici e nell’incavo delle trombe di Eustachio, la mamma sovente deve lavargli i denti e fargli fare i gargarismi, egli tende a soffrire si mal di gola, dovuti alla bocca sempre aperta. Di giorno per il continuo sbadigliare e la notte, per il russare portentoso, cambiando sinfonia ad ogni tirata leggera di braccio da parte di papino. Ottimo come acchiappamosche e zanzare, evita così alal famiglia di acquistare zanzariere e prodotti repellenti per gli insetti. E’ l’unico modo che conosce per ringraziare e pagare, a modo suo la pigione per essere ancora sotto i piedi, oramai sfracellati dei genitori. Si fa ancora portare la colazione a letto, sul vassoio d’argento con il vasino contenente uno rosa rossa, dorme in un letto a tre piazze, perfetto ed inamidato ogni giorno, con lenzuola profumate alla lavanda provenzale. La sua camera è un trionfo di peluche e Lego, soldatini e pistole finte, modellini di auto e Big Jim con il suo nome attaccato, ha ancora i poster sui muri e sulla porta, soprattutto quello dei Cugini di Campagna e del suo mito Dalida. Raramente acquista la biancheria necessaria per sé e i prodotti per l’igiene personale. E’ mammina che acquista anche i profilattici di misura più o meno giusta, ma si sa, le mamme tendono sempre ad esagerare, soprattutto se si tratta delle misure intime del proprio bambino. Va da sé, che non ha nessunissima intenzione di togliere il disturbo, rimane con mamma’ e papà, ben contenti di continuare a sfamarlo, lavarlo, vestirlo e farlo addormentare la sera, cantandogli la sua ninna nanna preferita. Voi capirete bene, che questo tipo di vita è per lui il non plus ultra della felicità, non si sognerebbe mai di corteggiare una donna che non sia sua madre, mai e poi mai metterebbe tanta enfasi nel sorridere o nel portare fuori a cena una possibile candidata alle nozze. E’ la mamma, che gli compera le mutande con il pizzo e gli antenati disegnati sul davanti, è la mamma che con l’aiuto del papà gli fa il bagnetto, e lo fanno ridere di gusto come con i neonati, altrimenti piangerebbe disperato rifiutandosi di lavarsi. Ma sarebbero guai e quell’odore di stallatico misto ai primi odori della andropausa, farebbero svenire i genitori, che già anziani, molto probabilmente avrebbero loro bisogno di aiuto, capovolgendo la situazione. Motivo per cui il bagnetto lo fa ogni sera, non opponendo resistenza. E’ sempre mamma che mette dentro alla vasca, il termometro a forma di ochetta. Non si sa mai che l’acqua sia troppo calda e possa beccarsi un ustione nelle parti più delicate, che sono già di per sé ammosciate per il poco uso, invecchiate data l’età, rattrappite per via di quel testicolo mai sceso per la fatica di farlo…. Allora sì, che cade anche l’ultima speranza di vederlo ammogliato e fuori casa. Meglio un solo testicolo funzionante e non ustionato che continuare in questo logorio della vita di un figlio Bambazoun!
Amorevolmente vostra, fabiana.