Le cinque donne del 2013

Da Rottasudovest
Hanno lottato, hanno sorpreso, hanno divertito, hanno incuriosito. Sono donne che sono riuscite a realizzare i loro progetti, che promettono di mettersi alla guida di cambiamenti audaci e necessari, che sono diventate un punto di riferimento, nel bene e nel male. Dalla politica all'entertainment, fino alla Zarzuela, sono le cinque donne che, dal mondo di lingua spagnola, hanno reso il 2013 un anno che non si può ricordare, lasciandole da parte. L'ordine non è del tutto casuale, ma non è neanche molto studiato.
Michelle Bachelet Ha lasciato l'Agenzia delle Donne dell'ONU, che ha diretto per tre anni, per riprendersi la presidenza del Cile, primo presidente eletto due volte nel dopo-Pinochet (ed è bello che sia stata una donna e una socialista a riuscire nell'impresa). Michelle Bachelet ha riconquistato La Moneda con un programma audace e radicale, più vicino alla sinistra che al centro. Promette una riforma costituzionale, un nuovo sistema educativo, gratuito e pubblico, una nuova legge fiscale, più equa e giusta. Ha incorporato nella coalizione di governo il Partito Comunista, per la prima volta nel dopo Salvador Allende, si è circondata di giovani leaders come Camila Vallejo, vuole un Cile più giusto, più solidale, più equo. Ha ottenuto una buona maggioranza per provarci. Que le vaya bien, presidenta.
Susana Diaz E' la prima donna a presiedere la Junta de Andalucia ed è un peccato che non sia stata scelta dagli elettori, ma dal suo predecessore, José Antonio Griñán, toccato dagli scandali di corruzione dell'ERE. Ma, arrivata al Palacio de San Telmo, Susana Diaz ha dimostrato di conoscere bene l'Andalusia e il suo partito: si è liberata dei leaders sospettati di connivenze con la corruzione, ha trovato un equilibrio rappresentativo tra le anime del socialismo andaluso, ha promesso di recuperare i valori socialisti, ha chiesto scusa per gli errori del  PSOE nel passato e ha iniziato a parlare di futuro. In pochi mesi si è proposta come una leader nazionale e c'è chi assicura che la strada per la Moncloa, nel 2015, passerà per Siviglia. Fino ad allora sarà interessante vedere Susana Diaz in azione in Andalusia. Forza!
Michelle Jenner Impossibile resistere alla regina più amata della tv. Che la bellezza adolescenziale e angelica di Michelle Jenner potesse rappresentare Isabella di Castiglia in tv, ci credevano solo lei, i suoi fans e i produttori. Avevano ragione loro, però. Per molti spagnoli la regina più importante della storia spagnola, diventata di nuovo popolare grazie al serial Isabel, ha il volto della bella attrice catalana, dolce, innamorata, crudele e astuta, tutte le volte che le è servito. Grazie a Michelle sono rinate a nuovo turismo molte città spagnole, compresa Granada. Grazie a Isabel, l'attrice catalana ha finalmente fatto dimenticare di essere stata una delle lolite più amate dello scorso decennio. L'ombra de Los hombres de Paco si allontana per tutti e tre i protagonisti più giovani ed è un sollievo. Bien hecho, Michelle!
Blanca Suárez Dire di lei che è la nuova it-girl prediletta dagli spagnoli e che è la prossima Penélope Cruz è quasi banale. Ma si ha l'impressione che ai media spagnoli non sembri vero di avere finalmente una giovane attrice, bella e spendibile, da proporre come nuovo modello di riferimento. Ha iniziato l'anno con Gli amanti passeggeri, sua seconda prova sotto la regia di Pedro Almodóvar, lo sta terminando a Torino, dove sta girando la co-produzione internazionale La bella e la bestia, accanto ad Alessandro Preziosi. In mezzo tanti spot, il più mediatico dei quali è per Intimissimi, e gli alti e bassi dell'amore con Miguel Ángel Silvestre, che appassionano reti sociali e riviste rosa. Ci voleva anche questa per i media: una bella storia d'amore tra due attori giovani, belli e famosi. Il necessario per far sognare.
Letizia di Spagna Nel declino della monarchia spagnola, la salvezza non arriva dalla Principessa delle Asturie, che ha iniziato l'anno scandalizzando per le cattive maniere a un ricevimento dell'Ambasciata spagnola e ha raggiunto il culmine piantando marito e figlie a Palma di Maiorca e facendo parlare apertamente di crisi matrimoniale e possibile divorzio. Adesso sta cercando di recuperare, con maggiori sorrisi e disponibilità, ma stenta a trovare chi le creda. Pesano i sondaggi, che la inseriscono tra i più antipatici di Spagna, le battutacce evitabili, i troppi interventi estetici, gli outfits dispettosi. Ci si aspetta sempre che salti fuori la vera Letizia e lei non delude le attese. L'ultima è una discussione ad alta voce con Felipe, nelle strade di Madrid. Lei straparlava, lui la ignorava. Scene tipiche da un matrimonio. Anche se Reale.


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