Le coppie scoppiate dei nostri tempi

Da Andrea Rattacaso @rattablog2
  Versione 1.1   ?
Nella mia vita ho visto tantissime relazioni andare in fumo, forse quasi un centinaio, il numero più alto che mi sia mai aspettato.
E' inutile dire che ognuno avrà avuto le sue ragioni per dire basta ma purtroppo, vista la mia mente "malata", non ho potuto fare a meno di trovare che cosa avevano in comune tutte le coppie scoppiate che ho ho avuto la fortuna di conoscere personalmente.
Per alcune volte ho avuto la fortuna di ascoltare entrambi i partner, per altre ho potuto parlare solo con uno dei due e quindi ascoltare solo una campana. Tenendo conto di questo non sarei mai in grado di poter valutare con la massima obbiettività ma, dopo un lunga riflessione a singhiozzo, durante i momenti vuoti delle mie giornate, sono giunto ad un qualcosa che somiglia ad una conclusione.
Capire come si ama qualcuno, soprattutto i primi tempi, è molto difficile. Alcuni perché non sanno nemmeno come si fa ed altri perché, normalmente, non ce la fanno a fidarsi fin da subito.
Può succedere quindi che nelle prime fasi si cerca di essere dei bravi fidanzati, comprensivi, altruisti, tutto per fare in modo di conquistarsi quella fiducia tale per farsi dire TI AMO o qualcosa di simile.
Dopo queste frasi di rassicurazione, si originano i primi effetti: accade cosi che si scambiano le copie delle chiavi di casa, si presta la macchina, i vestiti, si organizzano le vacanze insieme ecc.
Fino a qui tutto perfetto. Ma quando è che si rompe questo rapporto?


Da quello che ho osservato, credo che questa rottura cominci proprio dalla mania di controllare il rapporto. Forse il verbo "controllare" può sembrare esagerato, ma dopo essermi spiegato meglio forse non la penserete cosi.
Una lite nasce sempre quando ci sono due posizioni inconciliabili, la quale può finire male se non c'è la volontà di confluire in una decisione unanime, o almeno in un compromesso.
Se io volessi lavorare di sabato e la mia ragazza invece volesse uscire a ballare, è perché ognuno di noi crede che sia la cosa migliore. Lo stesso varrebbe se la mia ragazza volesse stare a casa a riposare e io volessi portarla con me allo stadio.
Ma perché io dovrei dire alla mia ragazza cosa fare?
Perché la mia ragazza dovrebbe dire a me come e quando uscire?
Perché ognuno non pensa a fatti propri?
Molti, giustamente, risponderebbero che una coppia deve fare delle cose insieme, ognuno deve immischiarsi dei fatti dell'altro altrimenti che coppia sarebbe?
Una coppia che si ama però non deve necessariamente fare tutto insieme, basta solo che amino qualcosa insieme.
Due persone completamente diverse possono tranquillamente stare insieme se amano fare sesso insieme, o parlare insieme, o passeggiare insieme o semplicemente avere un  qualsiasi interesse in comune. Poi va bene... ci sono altre cose in più che si dovrebbero fare per far funzionare a dovere una coppia, ma parlandone uscirei dal nocciolo della questione.
La domanda iniziale a cui volevo rispondermi era il perché la gente si lascia ed in generale credo di aver capito il motivo: succede quando il singolo mette i propri bisogni davanti ai bisogni della coppia.
Forse ho solo fatto la "scoperta dell'acqua calda", ma sento di aver preso un po' più di consapevolezza.
Una relazione è un LEGAME, ossia l'unione di due persone che si vogliono bene.
Come può un legame essere tale se ogni componente della coppia pensa per sé, se cerca di controllare il rapporto con i propri progetti e le proprie idee senza tener conto dell'altro?
In ogni coppia succede prima o poi che l'egoismo prende il sopravvento e così, senza tener conto della persona che fino a qualche giorno prima avevamo giurato "AMORE ETERNO", cominciamo a pensare ai "CAZZI NOSTRI".
Così pensiamo: "Io voglio stare bene", "Io non voglio soffrire", "Questo è un problema tuo e non mio", "Se non ti vado bene cosi sei libera di lasciarmi" ecc.
Così si finisce davvero per lasciarsi e anche se poi di solito si cerca di ritornare insieme, se non si capisce quello che si è rotto, inesorabilmente si torna come prima o peggio.
La fiducia comincia a dissolversi, si comincia ad odiare la persona che è fonte della nostra sofferenza. 
In questa fase la coppia comincia davvero a scavarsi la tomba.
E' orribile veder soffrire persone che voglio bene, amici e amici di amici. Anche se a volte li conosco davvero poco sembra quasi futile dire che la sofferenza ci accomuna tutti: è quasi impossibile non immedesimarsi.
Ma quello che è peggio è il susseguirsi degli eventi.
Molti cominciano gradualmente a ricominciare nuove relazioni con la paura di soffrire ancora, con più diffidenza e più egoismo. Pochi sono quelli che, dopo una batosta, riescono ad impegnarsi a fondo in una nuova relazione. Purtroppo, anche se è vero che "se ci tieni poco poi soffri poco", è anche vero che senza impegno ti godi poco il rapporto e puoi solo costruire una bella schifezza di relazione.
A questo punto nascono quelle persone che dicono frasi del tipo "Mi voglio un po' divertire" ,"Non voglio nulla di serio", ecc...
Finiscono per farsi i ganzi perché vogliono far credere che lo fanno per avere dei facili rapporti sessuali senza problemi, ma la verità che hanno perso la speranza di poter trovare l'amore che tanto li ha fatti soffrire la prima volta che si sono innamorati...
... perché tutti vogliono l'amore.
Qualcuno si illude sostenendo che "l'amore non esiste" ma la verità è che non esiste l'amore per come lo hanno immaginato loro.

Forse l'amore è qualcosa di più di quello che immaginavano, forse questo qualcosa in più andrebbe cercato con un po' più di attenzione in quei piccoli insegnamenti che riceviamo ogni volta che sbagliamo con il nostro partner, in ogni batosta sentimentale.
Perché, se la nostra relazione fallisce, anche noi abbiamo sbagliato con il nostro partner. Non esiste un rapporto che finisce per la responsabilità di uno solo.
L'amore può essere qualcosa di stupendo ma bisogna essere coscienti che noi siamo solo esseri umani. Nessuno è in grado di dare amore con costanza e senza sbagliare, ed inevitabilmente, quando sbagliamo, siamo condannati a soffrire e a far soffrire chi amiamo.
Quindi, è qui che dovremmo fare il salto di qualità: se è vero che è impossibile sbagliare è anche vero che possiamo sempre fare un passo indietro e tentare di trovare un compromesso, un qualcosa che vada bene per LA COPPIA, perdonare, comprendere i bisogni dell'altro e agire nel rispetto di essi.
Ammetto che oggi valiamo poco come partner. Trovare qualcuno che metta la nostra felicità prima della sua è una gran fortuna e ciò che mi stupisce di più è che quelli che trovano un compagno altruista sprecano questa fortuna accaparrando ingordamente vantaggi per se stessi, anziché sfruttarla per imparare ad amare.
Solo quando ognuno mette l'altro prima di se stesso, la felicità di uno diventa automaticamente la felicità dell'altro, l'amore che si dà diventa automaticamente amore ricevuto, due anime finalmente riescono a formare un vero legame.
Ma per fare questo ci vuole coraggio e purtroppo molti ne sono sprovvisti.
Alla luce di ciò non è difficile pensare il perché la maggior parte delle persone si lascia in malo modo, generando persone infelici e sfiduciate nell'amore, che si rifugiano 16 ore su 24 in qualsiasi cosa possano controllare come il lavoro, i soldi o il piacere svuotandosi completamente dentro l'anima dell'unica cosa che conta veramente: la capacità di amare.
Anche se potrei sembrare troppo duro e pessimista, vorrei tanto che sfruttassimo i nostri errori per crescere e migliorare come esseri umani.
Ci sentiamo alla prossima.