Libri non troppo corposi, storie briose, accorgimenti tipografici e d’impaginazione atti a rispettare criteri di facilitata leggibilità.
Il fine è quello di abbattere le barriere che fanno sì che alcuni ragazzini, per un qualsivoglia motivo che va dalla dislessia alla difficoltà di concentrazione, da un pizzico di pigrizia allo spavento e scoramento davanti ad un testo troppo fitto, si classifichino come lettori deboli o, ancora peggio, come lettori pressoché nulli.
Leggere è una risorsa per tutti e la possibilità di appassionarsi ai racconti un diritto dell’infanzia, ed è proprio confidando in questo credo che la casa editrice ha stilato – e puntualmente rispetta – la lista dei cinque ingredienti che rendono una storia ad alta leggibilità: trama interessante, belle illustrazioni, un chiaro carattere tipografico, pause tra paragrafi e spaziatura tra le righe, ed infine l’utilizzo di carta color crema che risulta più riposante rispetto a quella bianca.
Ancora, il font utilizzato è stato studiato e realizzato appositamente per semplificare la lettura, rispettando precisi accorgimenti visivi, pensati soprattutto per i dislessici.
E come se tutto questo non bastasse, alcuni dei libri della collana Zoom – tra i quali anche quello che vi presento – sono redatti con la collaborazione di un gruppo di giovanissimi che, leggendo le bozze, ha potuto dare suggerimenti ed indicazioni sia sul testo che sulle immagini affinché l’insieme risultasse, oltre che leggibile, anche gradevole per i futuri lettori. “Letto e approvato dalla redazione ragazzi” è il bollino giallo che, in quarta di copertina certifica il rigoroso esame superato.
Ma torniamo alla storia. “Il fiume infuriato” è il primo di una serie di libri, scritti da Piero Valesio e illustrati dal bravo fumettista Tuono Pettinato, dedicati alle “Cronache di Befa”, immaginario paese, nel quale, considerando abitanti e dinamiche, molti di noi che vivono in provincia, non faticheranno a riconoscere il proprio.
Befa è presumibilmente un centro piccolo, dove i paesani si conoscono tutti e ciascuno ha le proprie tipicità ben caratterizzate, dove il sentimento collettivo è orientato ad un non ben motivato “orgoglio del luogo” che porta gli abitanti a ritenere il loro paese il centro del mondo.
Convincimento buffo e provinciale, sì, ma anche sano e utile nel momento in cui tutti si sentono chiamati a difendere la cittadina e a proteggerla dalle possibili minacce, interne o esterne che siano.
Ed è proprio un pericolo sventato l’argomento del racconto: il rischio di una rovinosa piena del fiume, causata dall’irresponsabile smaltimento di rifiuti e detriti originati dallo scavo per una mega-piscina privata nel giardino della villa di un nuovo e ricco cittadino.
Attorno a loro cominciano ad accennarsi i tratti distintivi di altri paesani, probabili figure delle prossime avventure della serie.
Un’avventura gradevole, che si legge velocemente, semplice nell’idea e nella realizzazione. Pensata probabilmente per essere d’introduzione ai titoli futuri della sequenza, cominciando anche ad accennare, vicino alla narrazione principale, altre possibili future storie ed intrecci tra i personaggi.
Una buona idea da proporre ai nostri giovanissimi lettori un po’ pigri, che però non vogliono rinunciare al piacere delle storie e hanno bisogno di essere introdotti al mondo dei libri con gradualità e delicatezza.
(età consigliata: da 8 anni)
Se il libro ti piace, compralo qui: Le cronache di Befa. Il fiume infuriato