Le cronache di Magnus Bane di Cassandra Clare

Creato il 13 novembre 2013 da Nasreen @SognandoLeggend

Le Cronache di Magnus Bane

di Cassandra Clare


Cassandra Clare (Teheran, 31 luglio 1973) è una scrittrice statunitense. Il suo, in realtà, è uno pseudonimo. La scrittrice è famosa per via della trilogia Shadowhunters (titolo originale in inglese The mortal instruments). Nata a Teheran da genitori statunitensi, trascorse la sua infanzia in giro per il mondo visitando Francia, Inghilterra e Svizzera. Stabilitasi negli USA, completò qui gli studi e lavorò come giornalista (prima a Los Angeles e poi a New York) dove iniziò anche i suoi primi lavori. Nel 2004 iniziò a scrivere la sua trilogia nei caffè e nei ristoranti per non farsi distrarre dai suoi gatti.

Sito: http://cassie-claire.com/cms/home

  1. Cosa accadde in Perù
  2. La fuga della regina
  3. Vampiri, scones ed Edmund Herondale
  4. L’erede di mezzanotte
  5. L’origine dell’Hotel Dumort
  6. Altri cinque racconti a seguire

 

Titolo: Le cronache di Magnus Bane
Autore: Cassandra Clare
Serie: Le cronache di Magnus Bane, da 1 a 5
Edito da: Mondadori
Prezzo: 1,99 per racconto solo in formato ebook
Genere: Fantasy, Paranormal
Pagine: circa 45 pagine per racconto
Voto

   

Trama: Le cronache di Magnus Bane sono una serie di dieci racconti, pubblicati una volta al mese, riguardanti alcuni episodi della vita del sommo stregone di Brooklyn, personaggio già ben noto a coloro che seguono la saga di The mortal Instrument. Coloro che si sono già affezionati a questo eccentrico personaggio, Magnus Bane, non potranno fare a meno di amare anche questi brevi racconti.

by Luce84

Chi può dire di conoscere fino in fondo il sommo stregone di Brooklyn? Chi può essere sicuro di essere a conoscenza delle sue pazze avventure?
Se ci pensiamo bene la vita di un immortale deve essere estremamente noiosa. Il mondo, alla fine, è sempre quello e tutti quelli che impari a conoscere, a parte alcune eccezioni, se ne vanno.

Ebbene ne Le Cronache di Magnus Bane impariamo a conoscere meglio questo magnifico personaggio, che io ho sempre adorato, e impariamo anche che la vita di un immortale non è sempre così noiosa e statica, e che pochissimi personaggi possono dire di aver vissuto la vita quanto ha fatto lui.

È vero, spesso per lui il suo vivere in eterno è un peso che sembra impossibile da sopportare, specie quando le persone che ami ti lasciano; ma è anche vero che, quando ha potuto scegliere, ha capito che la vita nonostante tutto è un bene prezioso e non ne va sprecato nemmeno un attimo. 
È vero che l’arco di una vita per lui è solo una piccola briciola di tempo quando si ha un’eternità davanti, ma le persone che fanno parte di quella briciola di tempo lasciano comunque il segno e ti aiutano anche a formare il carattere e capire chi sei.

Nel corso dei libri, abbiamo imparato a conoscere un Magnus Bane strafottente, apparentemente incurante di tutto quello che gli accade intorno, anche se poi alla fine non è mai così, uno stregone che ormai ha visto tutto.
Ebbene, le Cronache ribaltano questa prospettiva perché impariamo a conoscere il lato scanzonato di questo potente stregone, le sue follie, e i suoi sentimenti. 
Vediamo cosa, alla fine, significa per lui innamorarsi e come vuole vivere fino in fondo quell’amore, sapendo che se ti innamori di un mortale farà parte della tua vita solo per un breve periodo di tempo. 
Soprattutto, impariamo quanto valore riesca ad attribuire all’amicizia vera e profonda, che si trova solo poche volte nel corso della vita di ognuno di noi.

Nel primo racconto, Cosa accade in Perù, vediamo il lato più pazzo di Magnus, come gli piaccia cacciarsi in situazioni assolutamente folli, ma anche come sappia fermarsi di fronte all’amore vero, di cosa sia disposto a fare per quell’amore, e quanto alla fine gli causi sofferenza lasciarlo andare. Ovviamente non potevano mancare dei degni compagni di viaggio: un esasperato stregone dalla pelle verde di nome Ragnor Fell e un’altra strega pervasa dalla sete di avventura Catarina. È stato divertentissimo leggere soprattutto questo racconto, più volte mi sono ritrovata a ridere nel corso della lettura, specialmente nei passaggi dove si descrive un Magnus ubriaco e totalmente fuori di sé.

Ne La fuga della regina vediamo, invece, quanto il fascino di una persona possa a volte influire le scelte di questo stregone e scopriamo quale ruolo ha avuto contribuire nella rocambolesca fuga della regina di Francia Maria Antonietta.
Ovviamente anche in questo racconto, nonostante il lato serio della cosa, non manca la componente comica.
Di sicuro meno trascinante del racconto precedente, ma rimane comunque una piacevole lettura.

In Vampiri, Scones ed Edmund Herondale assistiamo agli accordi di pace tra Shodowshunters e nascosti e, soprattutto, al clima di tensione in cui si sono svolti.
Il punto focale del racconto, però, è il primo incontro con la vampira Camille, nostra vecchia conoscenza, e con Edmund Herondale.
Il cognome per caso vi ricorda qualcosa? Ebbene sì, vedremo come Magnus venga affascinato dal padre di Will e come un ragazzo che non credeva nell’amore sia stato disposto a rinunciare a tutto in nome di questo sentimento.
Impareremo anche che non sempre tutto è come sembra: di come coloro che si ritengono dalla parte del giusto possano diventare crudeli e di come a volte chi è dal lato sbagliato della barricata possa essere compassionevole.

Nel penultimo racconto L’erede di mezzanotte faremo una breve incursione nella vita di Will e Tessa e del loro figlio James. Vedremo cosa proverà Magnus nel rivedere dei vecchi amici e nel rendersi conto che in loro quel sentimento di amicizia  non si è mai spento.
Non dirò di più perché non voglio influenzare le vostre emozioni nel leggere queste pagine, che ho trovato molto significative, con le mie parole. Credetemi, forse è il racconto più intenso e più emotivamente destabilizzante di quelli letti sinora. 

Per finire, ne L’origine dell’hotel Dumort assisteremo alla crisi del crollo della borsa del 1929, situazione a cui purtroppo, anche se non in maniera così grave, il mondo di oggi si sta avvicinando. Ma non voglio iniziare un discorso sulla politica o sull’economia visto che non c’entra nulla. Questo, sinceramente, è il racconto che mi ha convinto meno, anche se vedremo quanto la mortalità possa diventare un pesante fardello per certe persone e quanto, alle volte, possa esserlo anche la brevità della vita mortale.

Bene, non voglio rubarvi altro tempo. I racconti, per ora, si fermano qua; ma non disperate, ne mancano ancora cinque!
Se vi interessano, preparatavi perché la Clare ce ne regalerà uno al mese ancora per un po’ e, sinceramente, non vedo l’ora di leggere qualche altra avventura di uno dei miei stregoni preferiti.


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