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Le curiose leggi economiche dell'arte contemporanea

Creato il 03 maggio 2013 da Faustotazzi
Le curiose leggi economiche dell'arte contemporanea
Giusto il piacere di qualche citazione - per l'appunto curiosa - da lettore onnivoro quale purtroppo sono, ivi compreso un libro lunghetto e duro da digerire come questo di Don Thompson: The 12 Million Dollars Stuffed Shark - The curious economics of contemporary art (Palgrave McMillan, 2008).
Un giorno un tizio che possedeva un Picasso annunciò che avrebbe fatto il quadro a pezzetti e li avrebbe rivenduti a prezzi tali per cui "chiunque avrebbe potuto possedere un Picasso". Un altro grande collezionista, Royei Saito, poco prima della sua morte dichiarò che il Ritratto del dottor Gachet, di Van Gogh, sarebbe stato cremato insieme al suo corpo. Venuto a saperlo, il direttore del Van Gogh Museum di Amsterdam lo chiamò implorandolo di desistere perchè una tale opera d'arte appartiene a tutta l'umanità, indipendentemente dal fatto che lui lo avesse comprato e pagato. Saito lo ignorò. Quando morì qualche mese dopo il quadro venne salvato in quanto preso in pegno dai suoi creditori.
Se volete investire in arte anzichè tagliarla a pezzettini o bruciarla, quali sono i buoni consigli? Quando visiterete una galleria o una casa d'aste non aspettatevi che la maggior parte delle cose che vedrete vi piaccia poi tanto: si dice che si debbano vedere centinaia di opere che non ci piacciono prima di farsi una vaga idea di cosa ci piaccia. A un'esposizione provate a chiedervi quale opera comprereste se aveste vinto alla lotteria, poi fate un giro rapido e fermatevi ancora trenta secondi a guardarla per cercare di capire cosa esattamente vi piace. Non osservate mai arte per più di mezz'ora: non potete assorbire così tante immagini ed essere ancora in grado di formarvi un giudizio sereno.
E se a restate ancora dell'idea di investire in arte, allora sappiate che i colori brillanti vendono meglio di quelli pallidi, i quadri orizzontali meglio di quelli verticali (NDR: vale anche per le foto su questo blog), il nudo vende più della morigeratezza e quello femminile più di quello maschile. I lavori figurativi valgono più dei paesaggi, le acque calme aggiungono valore, il mare in tempesta porta prezzi più bassi e i relitti valgono ancor meno. Una natura morta con i fiori vale più di una con la frutta, le rose valgono più dei crisantemi, i cani di razza valgono più dei bastardini, i cavalli da corsa più dei cavalli da tiro e più la selvaggina in una natura morta è rara, più alto è il valore del quadro. Una pernice vale almeno tre anatre. E per finire, le mucche proprio non vendono!
Perchè abbia citato tutto questo... francamente non lo so, probabilmente solo un bisogno impellente di scrivere qualcosa.

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