Le Democratiche: “Democrazia paritaria, cambiamo con le donne”

Creato il 07 marzo 2014 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

“Democrazia paritaria, in Italia e in Europa cambiamo con le donne”. Uno slogan, ma soprattutto un impegno per un futuro migliore, che le Democratiche e le Democratiche umbre hanno deciso di assumere in occasione dell’8 marzo. “Non semplicemente quote rosa – scrivono le donne Pd – ma il pieno riconoscimento del ruolo delle donne nella vita del nostro Paese”. Che significa fare i conti con migliaia di donne costrette a scegliere, in tempi di crisi, tra famiglia e lavoro, dare sostanza al nuovo piano contro la violenza, qualificare la presenza femminile nel lavoro e nelle istituzioni. “Molti passi avanti sono stati fatti – sottolineano Stefania Fiorucci e Roberta Isidori, Coordinatrici della Conferenza regionale delleDemocratiche – dalla ratifica della Convenzione di Istanbul alla introduzione della doppia preferenza di genere per le elezioni amministrative”. “Proprio ieri, in occasione dell’8 marzo, a Perugia – sottolineano Fiorucci e Isidori – è stata presentata la realizzazione del Centro Antiviolenza Catia Doriana Bellini, un passo avanti fondamentale nel percorso di difesa delle donne dalla violenza di genere, ancora troppo presente nel nostro Paese”. “Negli ultimi anni – aggiungono – i primi frutti di una nuova consapevolezza rispetto ai temi della democrazia paritaria si stanno raccogliendo: abbiamo il Parlamento più rosa della storia della Repubblica, il governo è per il 50 per cento composto da donne”. Ma “si può fare di più. Le gravi mancanze in materia di parità di genere della nuova Legge elettorale e il dibattito andato in scena ieri alla Camera dei Deputati dimostrano che ci sono ancora ritardi da recuperare”. “Vogliamo – sottolineano Fiorucci e Isidori – favorire la crescita attraverso l’aumento dell’occupazione femminile, per estendere servizi e tutele alle madri che lavorano, per favorire il rientro nel mercato del lavoro di chi ne è uscita. Vogliamo un’Europa vicina ai cittadini, che superi le politiche di austerità, dove si possano affermare diritti e regole”. “Vogliamo – infine – contrastare con forza la negazione della dignità delle donne, troppo spesso evidente anche in manifestazioni sessiste su media e social”. Ecco perché “ci impegniamo – concludono le coordinatrici della Conferenza – per rappresentare al meglio le donne italiane, le loro capacità e le loro aspirazioni e per far crescere l’Italia col passo delle donne”.



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