Le disavventure di una "Vie en Rose Addicted"

Creato il 24 marzo 2012 da Junerossblog
Siamo a Firenze!Il tempo splendido e tante amiche si sono gia' ritrovate, e la festa non e' iniziata ancora. Il Boscolo Hotel risuona di voci gioiose e gridolini di eccitazione. Siamo pronte, o quasi, per accogliervi tutte....e voi come ve la state cavando con i preparativi? La nostra Bridget Jones "Vie en Rose addicted", ha gia' iniziato la sua avventura....Seguiamola!

Direttamente dalla scrivania di Lullibi


Non cambierò mai... da quanto tempo so di dover andare a Firenze per partecipare all'evento più importante della Primavera, la Vie en Rose? Sono mesi e mesi e mesi!
Posso ridurmi all'ultimo giorno, che dico giorno, all'ultima ora per preparare tutto??
YES I CAN!
No so se voi, care ragazze siete delle "Anita Blake" o "Vittoria Gardella", ma io credo proprio di appartenere al Club delle "Bridget Jones". Ebbene sì, distratta, confusionaria, ansiosa, disordinata e, diciamolo pure, con sedere e pancia cicciottelli!
Per fortuna almeno l'albergo sono riuscita a prenotarlo, anche se per il rotto della cuffia. Volevo stare nello stesso di Lady Akasha e ci sono riuscita.
Lady Akasha sì che è una "Anita", programma tutto mesi prima e sa sempre come muoversi.
Va be', ognuno ha il personaggio che si merita e, a quanto pare, io mi merito la "Bridget"!
Sono stata indecisa, fino all'ultimo, su quali abiti portare: fa caldo, non fa caldo, piove o non piove e ho chiuso il trolley solo mezz'ora prima dell'orario che avevo programmato per la partenza.
Avevo già preparato (quelli sì!) i libri che volevo far autografare alle Rose Nostre, ma alla fine, mi sono accorta con orrore di essere carica come un somaro: trolley, borsa, Pink Bag con i libri e portatile. Maremma oberata! Cosa lascio? I libri? No, davvero! Il portatile? E come faccio due giorni senza le amiche??!!
Ho pensato seriamente di lasciare il trolley con gli abiti, ma, dopo un momento di indecisione, ho dovuto, con rammarico, scegliere di abbandonare la Pink Bag.
Un'occhiata all'orologio mi ha gettato nel panico, ero in ritardo, avrei perso il pulman! Di corsa a caricare l'automobile e... santo cielo, non potevo abbandonarla! Ansimando, sono risalita in casa e ho recuperato "La Pink", ovvìa... che sarà mai un po' di peso sulle spalle?
Neanche il tempo di salutare come si deve la mammetta, che lascio lì come una Madonna addolorata con le braccia spalancate perché non le lascio terminare il saluto, che sono schizzata via sulla mia Pandina. Attenzione guidatori! Il Fulmine del Monte Amiata sta attraversando la vostra strada!
Ho corso come una matta, io che ho paura di tutto! E mi sono resa conto che non sapevo neppure bene dove dovevo andare per prendere il pulman che mi avrebbe portato a Firenze.
Cavolo! Ma chi me lo ha fatto fare di andare alla Vie en Rose?! Io l'inettitudine in persona...
Non ho pensato alle mie ansie e difficoltà, ho sognato talmente tanto di partecipare a questo evento speciale che ho agito di conseguenza e sono partita in quarta.
Vi risparmio il giro vizioso che ho fatto per trovare la fermata, ma vi comunico che adesso sono in camera, tranquilla e soddisfatta (ve be' per trovare l'albergo ho preso la via opposta... mi hanno cambiato il capolinea, 'sti confusionari!) e mi sto coricando per il giusto riposo.
Nooo... accidenti alle Bridget di tutto il mondo! Ho un dubbio atroce: ma... ho chiuso l'automobile???
E adesso... chi dorme?
Affranta, con il dorso della mano sulla fronte, come la Theda Bara di Holliwoodiana memoria, mi lascio cadere sul letto... chissenefrega.
Ho la Pink Bag di fronte a me, sulla sedia!
Lullibi

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