Le donne e l'arte di dire #lebugie

Creato il 25 febbraio 2012 da Taccodieci @Taccodieci
Una donna sincera è quella che non dice bugie inutili.
(Anatole France)
La bugia è donna? Forse.
Non so se siamo più predisposte alla bugia rispetto agli altri esseri viventi, non ho capito se questa cosa che riusciamo a mentire sia un dono di natura o un difetto di fabbrica, ma pare proprio che l'accoppiata "donne&bugie" sia un intramontabile evergreen.
Non che i maschietti siano immuni da questa pessima abitudine, intendiamoci, solo che noi abbiamo quella che Oscar Wilde chiamava "l'arte" della bugia.
Dal momento che il cervello femminile è per sua stessa natura incapace di ragionare in maniera semplice, abbiamo inventato le bugie, le mezze bugie, le bugie bianche, le bugie nere e le mezze verità. Credo esista ancora qualche altra classificazione che francamente in questo momento non ricordo.
Esistono pertanto bugie che fanno male, quelle bugie, per intenderci, che vengono dette dalle stro.. ochette senza scrupoli per ferire o per rubare l'uomo (o le scarpe) d'altri, ma ci sono bugie che vengono dette perchè... per una serie infinita di motivi.
Ci sono bugie che "addolciscono" una verità, bugie che servono per districarsi da una situazione pesante o potenzialmente pericolosa (della serie: in caso di necessità rompere il vetro o lamentare un'emicrania improvvisa), le bugie che si dicono perchè si dicono e basta (alla suocera diremmo mai che il dolce che pare un impasto di compensato con le mandorle, del quale la sua famiglia tramanda la ricetta da generazioni, ci fa uno schifo che nemmeno se lo immagina?), bugie che sono ormai diventate dei clichè che non appena vengono pronunciate è palese che si tratta di menzogne.
La donna mente. Continuamente. Le donne sincere sono quelle che lo fanno a fin di bene e che utilizzano le bugie-clichè come cortesie. Le donne strxxxe sono quelle che utilizzano le bugie come veri e propri tradimenti.
Le donne, tanto per dirne una, mentono continuamente tra loro.
"Non è brutto, è che non ti dona", detto di un vestito provato da un'amica nel negozio, potrebbe essere tradotto più o meno con "tesoro, levati subito di torno quello schifo, che così non ti si può guardare". Nel caso l'amica in questione non stesse provando un vestito che le valorizza eccessivamente i fianchi, ma lo sfoggiasse orgogliosa durante un aperitivo, chiedendoci la nostra opinione, la bugia diventerebbe più o meno "è molto carino, ma non è il mio genere" (traduzione letterale: "io non lo metterei neanche morta").
Le donne che parlano di uomini mentono. E' incredibile come non riusciamo a far notare alla nostra amica, infatuata di un poco di buono pure tendente al cesso, in che cosa si stia impantanando senza metterci in mezzo qualche bugia per indorare la pillola.
Ecco qiundi che potrebbero volare bugie del tipo "non è il mio tipo" (decisamente utilizzabile in qualsiasi occasione), "Tizio chi? Quello che due settimane fa ci provava con Tizia?" (traduzione: "lascia perdere, questo è un collezionista...").
Nel caso in cui, invece, la nostra amica sia infatuata di uno che troviamo solo deprimentemente bruttino, senza entrare nel merito delle qualità morali, non diremo mai e poi mai in faccia alla nostra amica "cara, non so davvero che cosa ci puoi trovare in un tipo stempiato, con la pancia, decisamente fuori forma, con un senso dell'umorismo che anche un furetto ce l'ha più sviluppato, gli occhi porcini, uno zerbino di peli sul petto ed un altro sulla schiena, i piedi piatti, le mani informi ed i denti così gialli che quando sorride pare la pubblicità della Fanta".
Il tipo in questione sarà "con la stempiatura alla Michael Madsen quando era figo". E poi lo sanno tutte che "un uomo senza pancia è come un cielo senza stelle". E se ha la pancia adesso tanto meglio, "vorrà dire che rimarrà così e non si sformerà come fanno tutti i quarantenni che non giocano a polo ogni santo weekend". E "che te ne fai di un uomo che ti faccia ridere? Il mondo è pieno di uomini che sparano stronzate! Un uomo intelligente, che non parla a sproposito: ecco cosa è davvero difficile da trovare". Per quanto riguarda gli zerbini di peli sul petto e sulla schiena, "cara, gli manca decisamente una donna. Perchè non gli regali un trattamento estetico?".
Sui denti gialli, i piedi piatti e le mani informi glisseremo alla grande. Al massimo diremo che ha i denti gialli perchè "evidentemente ha un lavoro di grande responsabilità, è sotto pressione e ha assolutamente bisogno di frequenti caffè".
"Che ne pensi di Quello?"
"Mmm... Sì, dai... E' UN TIPO"
Il bello è che le nostre amiche, sentendo questi commenti, capiranno immediatamente quello che veramente pensiamo del ragazzo in questione e ci apprezzeranno per non aver detto apertamente "chi è che trovi carino tu??? Quel cesso fotonico???".
Le donne mentono anche e soprattutto con gli uomini. Nell'80% dei casi per levarseli di torno.
Alzi la mano la donna che non ha mai accusato emicranie improvvise o che non si è mai ricordata di avere un altro appuntamento in programma.
"Non è che non mi piaci, è che esco da una storia complicata e non me la sento di uscire con un uomo".
"Non hai niente che non va, il problema sono io".
"Sto entrando in galler... TU TU TU TU..."
Le donne svicolano dalle situazioni utilizzando le bugie come fossero grasso di foca.
"Ti chiedo un consiglio, visto che sei una ragazza. Ho chiesto più volte a Blondie di uscire, ma mi ha sempre risposto che aveva un impegno. Che significa?"
"Quante volte le hai chiesto di uscire, esattamente?"
"Almeno cinque o sei."
"Lascia perdere. Ancora una e ti denuncia."
Nel restante 20% dei casi, le donne mentono per pavoneggiarsi, per far credere ad un uomo (già credulone di natura) di essere brillanti, intelligenti, sofisticate, ma senza alcuno sforzo.
"Se mi tingo i capelli? Ma sei pazzooo??? Io sono bionda naturale!", oppure "non mi piace andare in palestra, fortunatamente ho ereditato un fisico asciutto dalla famiglia di mia madre" (traduzione: "trascorro tre ore al giorno ad ammazarmi di fatica in una palestra dove spero nessuno mi conosca"), o ancora "non so come facciano quelle che non si curano: non potrei mai uscire di casa senza trucco e senza un vestito" (traduzione: "il mio regno per una tutaaa!!!"), per finire con un'intramontabile "non sono una persona gelosa" ("però se guardi un'altra ti ammazzo").
Non so secondo quale colore dell'arcobaleno siano classificabili queste bugie.
Quello che so per certo, da donna, è che non si tratta di bugie malvagie.
Che poi, mica siamo cattive: è che ci disegnano così!
La Redazione

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