vorrei dedicare questa festa della repubblica alle donne che votarono per la prima volta al referendum del 46.
alle donne che si conquistarono quel diritto sui monti, insieme ai partigiani, come ancilla marighetto, che non poté votare: stroncata con gli sci ai piedi e la pistola in mano, dai fucili nazisti nel 1945.
alle donne che li aiutarono in bicicletta, portando le notizie nascoste nel telaio, come tina anselmi e maria eletta martini.
alle donne che lavorarono nelle fabbriche, che nascosero gli uomini chiamati a salò, che nascosero gli ebrei, i fuggitivi, i feriti.
alle donne che seppero prendere in mano la loro vita e quella dei loro figli, portarli in salvo attraverso il paese sotto i bombardamenti, ricominciare, coltivando il grano dove era possibile, con le bici sui cerchioni e la carta di giornale sotto la camicetta per il freddo.
alle donne che hanno conosciuto il dolore, la paura, l’attesa del ritorno.
alle donne che conoscono il valore della pace e della democrazia.
buona festa della repubblica a tutte e a tutti.