Le due anime dei 'Forconi'

Creato il 08 febbraio 2012 da Smconsulenzaweb

Il movimento di protesta siciliano si è scisso in due: da una parte Mariano Ferro dall'altra "l'espulso" Martino Morsello.

Il Movimento dei Forconi si è spaccato in diverse anime e con fronti riportabili in due leader Mariano Ferro e Martino Morsello che erano uniti fino allo sciopero dei tir che ha paralizzato la Sicilia a gennaio.
Già nella grande manifestazione di Palermo, del 25 gennaio scorso, Morsello era stato estromesso per la sua vicinanza a Forza nuova. Morsello glissa quando gli si chiede delle spaccature interne e non accetta la definizione di 'espulso'. "Più persone - dice - che dirigono le sorti dei forconi è una cosa buona per il bene dei siciliani. Io ho fondato il movimento con gli altri e nessuno può estromettermi".
Di diverso avviso Ferro secondo cui "Morsello è stato espulso dal movimento che noi abbiamo registrato regolarmente. Non partecipa alle riunioni e non è un interlocutore con gli amministratori pubblici. Martino è troppo vicino alla destra estrema attraverso sua figlia. Deve capire che non possiamo stare con Forza Nuova e sigle simili. Lui è solo e può fare tutte le conferenze stampa che vuole ma rappresenta solo se stesso e i pochi che stanno con lui".

 

Martino Morsello, in una conferenza stampa che si è tenuta sabato a Monreale (cui ha partecipato anche Rossella Accardo, il cui figlio è scomparso con l'ex marito in quello che sembra un caso di lupara bianca, mentre l'altro figlio è morto suicida), ha detto che oggi ci sarebbe stata una manifestazione davanti la sede della presidenza della Regione per chiedere le dimissioni di Lombardo. "Gli obbiettivi - ha aggiunto Morsello - sono quelli di mandare a casa la classe politica che ha distrutto l'economia siciliana. Noi chiediamo ai siciliani di imbracciare il forcone della libertà. Non possiamo più delegare i soliti partiti e in questo senso ben venga un movimento nuovo che parta dal basso". Alcuni suoi compagni di lotta a proposito della spaccatura dicono che "due reti che pescano nello stesso mare sono meglio di una. Bisogna vedere quale ha le maglie più strette".

Mariano Ferro ha invece spiegato che il movimento ha organizzato presidi davanti ai comuni e alle sedi della Serit e che durante la settimana verranno decise ulteriori iniziative di protesta. Insieme ai Forconi anche i pescatori, guidati da Fabio Micalizzi, che tuttavia per le avverse condizioni meteo, accogliendo le richieste del prefetto, non si recheranno a Roma per partecipare alla manifestazione nazionale. Micalizzi, nella sua veste di segretario del Comitato Forza d'Urto, ha preannunciato che inoltrerà un documento ufficiale alle Prefetture siciliane con cui richiederà l'istituzione di "tavoli tecnici per lo sviluppo in cui affrontare, con la partecipazione di delegati del Comitato, le problematiche che affliggono la vita quotidiana e lavorativa dei cittadini, i quali non vengono più rappresentati da sindacati e federazioni che risultano ormai inestricabilmente inseriti nelle logiche dei sistemi di potere".
Alla protesta non aderiscono gli autotrasportatori dell'Aias, anche se il leader dell'associazione, Giuseppe Richichi, tiene a precisare che "non c'è alcuna spaccatura all'interno del movimento Forza d'urto ma solo strategie diverse".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno - Italpress]

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