Nei miei svariati anni di vita in Australia ho collezionato una serie notevole di incontri e chiacchierate con emigranti o viaggiatori europei. Si va dal collega o cliente, alla gente con cui parli alle feste con un drink in mano, agli incontri piu’ disparati (perfino per strada).
Nei miei incontri ho notato che l’Europa centro-occidentale, se vogliamo, ha bene o male due anime: una latina (=Italia, Spagna, Portogallo, Francia e poco altro) e una “nordica” (Scandinavia, Germania e dintorni, UK e dintorni). Da questo lascio fuori Est Europa, Grecia, Turchia, stati ex-sovietici come Latvia, Bielorussia e tutti quei paesi la’.
Ci sono molte cose da dire su queste due “macro-culture”, o modi di vivere, ed e’ interessante vederle in azione in territorio piu’ o meno neutrale, qui all’estero. Ecco quindi un elenco di differenze e di diversi modi di vedere/vivere l’Australia – un elenco che per sua natura parte dalle mie esperienze personali, quindi generalizza e fa un po’ il riassunto di massima di quello che ho visto da queste parti. Onde per cui non cagatemi il c. con commenti tipo “non e’ vero ho conosciuto un tizio che non si comporta cosi’!“. Chiaro?
In Australia:
(1) I latini si lamentano in continuazione, i nordici no.
Ci sono cose che i latini non riescono a soffrire dell’Australia, e queste sono, nell’ordine: la mancanza di una cultura culinaria (a parte quelle importate), la mancanza di gusto nel vestire della gente, la mancanza di baretti all’aperto dove bere l’aperitivo, la mancanza di bar in spiaggia, il fatto che i negozi chiudono alle sei di sera, il fatto che le citta’ sono deserte durante la settimana e tutti escono solo nel weekend a ubriacarsi.
I nordici invece sembrano non farci caso. Non ho mai sentito un nordico lamentarsi di nulla di tutto cio’, mentre appena incontri un latino dopo due frasi inizia a dirti che qui i pomodori non sanno di niente, il formaggio e’ noioso, il pane una merda, la moda vecchia di due anni, eccetera.
(2) I nordici amano la rilassatezza dei costumi australiani, i latini la deridono.
Se incontri un australiano vestito da australiano, hai due possibilita’: o e’ australiano, o e’ un nordico adattato. I nordici tendono a diventare australiani appena capiscono come vanno le cose.
I latini invece non riescono e non riusciranno mai ad adattarsi ad andare a far la spesa al supermercato a piedi scalzi, e infatti se vedi uno a piedi nudi al supermercato e uno dietro che lo guarda e ride o scuote la testa, sai per certo che quest’ultimo e’ o francese, o italiano, o spagnolo, o portoghese, o di culture/zone limitrofe (svizzero italofrancese, san marinese, ecc).
(3) I latini amano il rispetto delle regole che vige in Australia, i nordici lo ritengono stupido.
Su questo punto la situazione e’ un po’ variegata, perche’ alcuni latini tendono ad essere allergici alle regole, soprattutto quelle ferree e a volte stupide che trovi in Australia (tipo l’esagerata e spesso paradossale mania per la sicurezza, i confini prestabiliti per tutto, le regole naziste alla guida eccetera). Ciononostante, queste regole sembrano irritare molto di piu’ i nordici.
Il nordico medio dice: a casa mia le regole non sono cosi’ atroci e tutto funziona decentemente, quindi non c’e’ bisogno di essere cosi’ rompicoglioni. Il latino invece tende spesso a ripensare a casa sua dove non funziona un cazzo, e vede il sistema australia come un esempio da seguire.
Tipo, classico esempio: se c’e’ scritto che l’ufficio postale chiude alle 17:00 e ti entri in posta alle 17:01 con un pacco da spedire, ti indicano gentilmente la porta e ti dicono di tornare domani. In Italia magari tenderebbero ad essere un filino piu’ flessibili e cordiali, contravvenendo di fatto alla regola per farti un piacere. Eppero’ le poste in Australia funzionano e in Italia no: sara’ perche’ qui seguono le regole alla lettera?
(4) I latini preferiscono Melbourne a Sydney perche’ ha cultura, i nordici preferiscono Sydney a Melbourne perche’ ha la baia.
Non fraintendetemi: gusti sono gusti, e ci sono anche tanti latini che si lamentano atrocemente del clima di Melbourne. Ciononostante, Melbourne ha un amore per la cultura che non ha uguali in Australia, e i latini questo lo notano con piacere. I nordici no, sembra.
In sostanza, il colloquio con un latino di Sydney in linea di massima inizia con “Sydney non ha cultura” e finisce con “Melbourne e’ meglio; peccato abbia un clima di merda”. Il colloquio con un nordico di Sydney invece inizia con “Melbourne mi fa cagare” e finisce con “A Melbourne mai e poi mai”. Con buona pace dei barettini fighissimi di Melbourne, degli open di tennis, della F1 eccetera.
(5) Quando incontri un latino questo ti parla sempre di casa sua e del suo paese, e non vede l’ora di ritornarci. I nordici invece non ne parlano quasi mai.
E vorrei ben vedere. Italia, Francia, Spagna: sole mare buon vino e bella vita. Quando parli con un tedesco di che minchia vuoi che ti parli con nostalgia: della porta di Brandeburgo?
Eppero’. Dall’altra parte, non so chi di voi l’abbia notato, ma i nordici tendono ad essere piu’ nazionalisti. I latini che lasciano i loro paesi si lamentano costantemente della loro terra d’origine (gli spagnoli della mancanza di lavoro, i francesi della puzza sotto il naso dei loro connazionali, gli italiani del sistema-Italia allo sfascio – ma che sia per questo che se ne sono andati?) mentre se parli con un olandese o con un norvegese, ai loro occhi casa loro e’ la terra perfetta. Perfino i giappi o i coreani trovano difetti nei loro paesi d’origine, ma a mia memoria non ho mai sentito un nordico criticare una cosa di casa sua. A parte i britannici devo dire, i quali comunque guardano la loro isoletta con occhio critico: ma trova un olandese che ammetta un difetto nel suo paese se ne sei capace.
Al punto che mi e’ capitato piu’ volte di chiedermi se esista una qual sorta di capacita’ critica nei nordici, o se sia vero come dicono che scelgono il posto dove vivere solo a seconda del clima.
Chiudo il post qui perche’ non ho tempo, ma ne avrei altre da raccontare. Continuate voi nei commenti se volete