7 agosto 2013 Lascia un commento
Una giornalista dal palazzo di fronte vedra’ l’omicidio in diretta e le sue indagini porteranno ad una sconvolgente verita’.
E’ il 1973 e parrebbe un thriller come gli altri, in apparenza nulla che lo distingua da prodotti analoghi eppure emergono tecnica e tematiche del De Palma che verra’, anzi senza possibilita’ di smentita si puo’ considerare "La due sorelle" il primo vero film depalmiamo in senso stretto.
Che Hitchcock sia maestro ed il nostro un omaggiante emulo lo si intuisce sin dalle musiche di Bernard Herman, citazione che prosegue da un lato con la struttura narrativa, dall’altro col tipico modo del maestro del thriller di raccontare per immagini, lezione che De Palma ha appreso benissimo.
Che si tratti di un horror ce lo spiega invece la carrellata di feti a dir poco inquietanti che spopolano nella sigla d’apertura non senza intuizione ed una sottile ironia.
Se nella primissima parte, quella interlocutoria, il ritmo e’ blando e la dinamica poco incisiva, l’esplosione di violenza si rafforza proprio nei minuti successivi, dove De Palma, per primo, usa lo split screen non come necessita’ tecnica ma per scelta programmatica laddove lo stile non basta e serve un nuovo modo di raccontare.
Affiancare due eventi paralleli e’ oltre lo sfoggio artistico divenendo veicolo narrativo e per quanto vi siano stati illustri precedenti, il suo "Dionisio nel ’69", "Chelsea Girls" di Warhol e "Woodstock" il documentario, il doppio schermo contestualizza la dimensione temporale come altrimenti sarebbe stato impossibile fare.
Da questo momento e negli ani a venire, De Palma sapra’ farne un uso egregio, nel successivo "Fantasma del palcoscenico" e nel suo trionfo "Carrie", impossibile da raccontare nel momento clou senza questo espediente tecnico, non almeno con la stessa intensita’.
Non di meno il regista svelera’ la sua predilezione per il thriller e l’horror, passioni che non tradira’ per tutta la sua carriera e peculiari soprattutto nel decennio 1970
De Palma inizia da qui e per chi ama il gusto antico, un po’ ingenuo ma seminale e fantasioso del cinema horror di quegli anni, avra’ con "Le due sorelle" da divertirsi.