Come si possono curare in maniera naturale queste due malattie molto diffuse soprattutto nell'età avanzata, che colpiscono le articolazioni.
Abete bianco o rosso: si prepara un decotto mettendo 5 grammi di gemme, ramoscelli o foglie in 100 millilitri di acqua. Lo si applica per 15 minuti sulla parte dolorante mediante una compressa di garza imbevuta.
Camomilla romana: si appresta una tintura oleosa mettendo 5 grammi di fiori secchi in 100 millilitri di olio di semi o di oliva. Si lascia macerare il tutto per un periodo di 10 giorni in ambiente mantenuto a temperatura tiepida. Si friziona la parte dolorante e si applicano compresse, per un'ora, per attenuare i dolori.
Felce maschio: si può utilizzare la polpa ottenuta trattando le fronde. La si applica poi direttamente sulle regioni dolenti per forme reumatiche o artritiche. Si può usare anche la tintura di felce maschio, ottenuta mettendo 20 grammi di fronde secche in 100 millilitri di alcol a 60°. Il processo di macerazione deve durare cinque giorni. Si friziona poi la parte colpita.
Frassino: si usa l'infuso conseguito collocando 8 grammi di foglie secche in 100 millilitri di acqua e imbevendo delle compresse di garza che vanno poi fissate alle parti dolenti.
Maggiorana: si usa per infuso. Si sciolgono 5 grammi di sommità fiorite secche in 100 millilitri di acqua. Prima di utilizzare l'infuso è bene verificarne la tollerabilità su piccole aree della pelle. Se il risultato è positivo si può frizionare la parte dolorante.
Menta acquatica o piperita: si fanno macerare per cinque giorni 20 grammi di foglie o di sommità fiorite secche sciolte in 100 millilitri di alcol a 70°. Quando si friziona bisogna stare lontani dagli occhi e dalle mucose (membrane che rivestono le pareti delle cavità interne dell'organismo).