Le famiglie e il nuovo assetto scolastico montegranarese

Creato il 26 novembre 2011 da Laperonza

Quando perde un tubo chiamo l’idraulico. Le poche volte che ho provato a ripararlo da solo ho allagato la casa. Quando devo pagare le tasse vado dal commercialista. Se facessi da me andrei in prigione o mi giocherei tutto. Quando non mi sento bene vado dal medico. Ad ognuno il suo mestiere, ad ognuno il suo ruolo. L’istruzione dei miei figli è un campo un po’ diverso. La loro educazione spetta alla famiglia e alla scuola. Ma ognuno ha dei ruoli differenti. Non posso e non mi sogno nemmeno di andare da un insegnante dei miei figli a spiegargli come deve istruirli. Mi devo fidare della sua professionalità.

Il caos a cui assistiamo circa il nuovo assetto delle scuole di Montegranaro mi fa riflettere proprio su questo. Non ho intenzione di entrare nel merito della vicenda. E’ una questione che gli insegnanti dovranno risolvere con la loro professionalità e la loro onestà intellettuale perché riguarda il futuro dei nostri ragazzi. Io voglio fidarmi come ho sempre fatto e sono certo che, qualunque sarà la soluzione che verrà trovata, sarà quella giudicata migliore da chi, in fatto di istruzione, è senz’altro più competente di me.

Ed è per questo che rimango perplesso (a dir poco) di fronte alle tante pressioni a cui assisto. Pressioni sui genitori, pressioni sui bambini. Letture di articoli di giornale a scuola. Commenti durante le lezioni. Convocazione di riunioni per i genitori e raccolte di firme pro e contro. Questo non lo capisco. I bambini non vanno coinvolti. I genitori non vanno strumentalizzati. Gli insegnanti e i politici trovino la soluzione e se ne assumano la responsabilità. E non si provi a scaricarla sulle famiglie che, in questo campo, non devono e non possono avere voce in capitolo.

Luca Craia


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