Le fitte di Fitto? Ingiustificate.

Creato il 02 giugno 2014 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
di Rina Brundu. Di norma non accade quasi mai che un principe di machiavelliana memoria abbia la possibilità di assistere allo sfaldamento dell’impero politico creato; di norma tale smembramento avviene quando il principe è già passato a miglior vita e i vultures si radunano intorno al cadavere ancora fumante per spartirsi l’eredità. Non è questo il caso di Forza Italia, il cui leader, Silvio Berlusconi, può testimoniare con i suoi stessi occhi lo sfascio che incombe.

Si legge che Raffaele Fitto, forte del personale exploit alle europee, avrebbe lanciato il guanto di sfida allo stesso Berlusconi. Azione ingiustificata, a mio avviso. Ingiustificata da quando si è saputo che negli ultimi 20 anni il leader maximo avrebbe messo a disposizione del “partito” più di 80 milioni di Euro, notizia che di fatto conferma la natura di partito-azienda di Forza Italia. E in una azienda il capo è il proprietario, piaccia o non piaccia, there’s no way out. Non si capiscono quindi le velleità di Fitto: è pronto ad integrare personalmente il capitale sociale o mira ad una sorta di colpo-di-stato sui generis?

Qualora invece fosse stato fulminato sulla via di Damasco da illuminazioni politiche più democratiche e democraticizzanti meglio farebbe a radunare i suoi e a lasciare, andarsene, costruire un nuovo partito, unirsi ad Alfano e agli altri dissidenti, ma non vi è dubbio che le sue “fitte”, i suoi malumori e mal di pancia di questi giorni, visto lo status-quo, siano ingiustificati. O dobbiamo pensare che non avesse compreso prima le peculiarità che facevano vivere il Sistema-Forza-Italia? Che non avesse voluto comprenderle? Che facesse comodo non comprenderle?

Misteri d’Italia. Infiniti.

Featured image, Raffaele Fitto.


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