Le fornaci di Caldè: natura e archeologia industriale

Creato il 23 luglio 2014 da Il Viaggiatore Ignorante
Il Parco delle fornaci a Caldè, frazione di Castelveccana, sulla sponda lombarda del lago Maggiore.

La spiaggia di Caldè e le vecchie fornaci


Se cercate una spiaggia ed un luogo dalle caratteristiche suggestive e selvagge, il parco delle fornaci, nella piccola frazione di Caldè, a Castelveccana, fa davvero al caso vostro. Lasciata l'auto nell'ampio sterrato, bisogna oltrepassare il ponticello in legno, di fianco al chiosco gelateria, proprio davanti al lago: il parco, recentemente recuperato e sistemato per volontà del comune inizia subito al di là del fiume. Il breve sentiero costeggia il lago fino alla recinzione della vera e propria area delle antiche fornaci: è privata e recintata ma comunque accessibile per via di una comoda apertura. Lo spettacolo è quello tipico dell'archeologia industriale con diversi manufatti in disfacimento, mura scrostate ed erose dal tempo; le caratteristiche torri resistono e fanno da vedetta, Il tutto è completato da piacevoli murales. Il sentiero continua per una decina di minuti: a sinistra lo splendido panorama del lago con diverse graziose spiaggette, a destra la montagna che mette quasi un po' di soggezione. In questo piccolo paradiso è bello passeggiare tutto l'anno e d'estate è possibile fare un bel bagno, l'acqua è pulita. L'interesse del posto al di la dell'innegabile e selvaggia bellezza è però soprattutto di carattere storico: la produzione di calce, in numerose zone della costa lombarda del lago Maggiore, ha origini molto antiche (si parla di basso medioevo). Le pareti ricche di pietra calcarea e la possibilità di un'agevole via di comunicazione costituita dalle acque del Verbano prima, del Ticino e dei Navigli poi (con le importanti piazze di smercio di Milano e Pavia), furono i motivi principali di un'attività a lungo florida.

Situate direttamente sul lago consentivano l'agevole trasporto,via acqua, fino a Milano e Pavia 








Articolo di Mario Parietti, dal sito www.lagomaggiore-e-dintorni.it

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