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Le fusioni si fanno più complicate Crollano i titoli del ...

Da Pukos
Le fusioni si fanno più complicate Crollano i titoli del ...

Le fusioni si fanno più complicate

Crollano i titoli del comparto bancario, in calo anche il lusso. Salgono i petroliferi con Eni in grande spolvero. Solito nuovo record storico per Campari.

Una lettera della Bce inviata alle due Banche popolari “in via di fusione”, ossia Banco Popolare (-14,19%) e Banca Popolare di Milano (-5,56%) scompagina quelle poche certezze che faticosamente si erano raggiunte nelle scorse settimane e rimette di fatto in discussione l’intera operazione.

Il nodo centrale è il solito: le sofferenze!

Si continua a girare intorno al problema, ma chiaramente non se ne esce, e se le cose continuano di questo passo i problemi anziché risolversi si incancreniscono, è chiaro che ci vorrebbe una cura “choc”, ma come si fanno ad accettare ancora sacrifici insopportabili?

La buona partenza di Wall Street ha ridotto i cali registrati dalle Piazze europee, ma certamente per l’economia del Vecchio Continente ritrovarsi oggi un cross Eur/Usd ben al di sopra di quota 1,13 non è di certo una buona notizia.

Il comparto bancario ha subito forti vendite ed il nostro Ftse Mib (-0,66%) ne ha sopportato le conseguenze, oltre ai due Istituti già citati queste sono le performances degli altri titoli del settore: Bper (-6,60%), Mediobanca (-6,11%), Unicredit (-4,19%), Banca MPS (-4,10%), Ubi Banca (-3,50%) ed Intesa Sanpaolo (-2,78%).  

La debolezza del dollaro penalizza anche il comparto del lusso: Moncler (-2,20%), Tod’s (-0,81%), Yoox Net-a-Porter (-0,75%) e Luxottica (-0,55%).

Negativo, mediamente, anche il comparto industriale, pesa il calo del dollaro anche su Stmicroelectronics (-2,19%) e Finmeccanica (-1,64%), ma non ne restano immuni Exor (-1,40%) e Cnh Ind. (-0,90%).

Nonostante l’indice abbia fatto registrare una performance decisamente negativa, però, la metà dei titoli che lo compongono ha terminato l’odierna seduta con un guadagno, in particolare va segnalato il rialzo di Snam Rete Gas (+2,88%) che termina ad un soffio dal proprio record storico stabilito lo scorso primo febbraio. Record storico che per l’ennesima volta è stato ritoccato da Campari (+1,04%) che continua a dare grandissime soddisfazioni ai propri azionisti, eclatante dimostrazione che le aziende ben gestite sono premiate dal mercato.

Prosegue la risalita di Prysmian (+1,81%) ormai lanciata verso quota 20 euro.

Una grossa mano all’indice principale è arrivata oggi dal comparto petrolifero ed in particolare da Eni (+1,80%) che ha sempre un certo peso sul nostro Ftse Mib, bene anche Tenaris (+1,77%) e Saipem (+1,27%).

E concludiamo citando il rialzo di Banca Mediolanum (+1,32%) che beneficia soprattutto dell’ottima partenza di Wall Street.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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