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Le guerre non spezzano solo vite innocenti ma sporcano il nostro pianeta …

Creato il 15 novembre 2015 da Allocco @allocco_info

Le guerre sono da sempre sinonimo di distruzione e morte ma fino a quando l'uomo rimarrà sulla Terra ne accadranno sempre di nuove, perché il genere umano non ha imparato nulla dagli errori commessi in passato. Tutti i conflitti di qualsiasi genere e portata rappresentano non solo un disastro in termini di vittime e danni economici ma danneggiano fortemente il nostro ecosistema. Pensiamo a questo proposito alla distruzione della fauna e della flora, all'inquinamento dell'aria, delle acque e del suolo. Ad un analisi più attenta possiamo dividere le conseguenze negative dei conflitti in due categorie: da una parte ci sono i danni derivati dall'intervento diretto delle forze militari e dall'altra quelli indiretti provocati ad esempio dallo spostamento in massa di profughi dalle zone di guerra. Per quanto riguarda in modo più specifico l'impatto delle armi e delle tecnologie militari sull'ambiente bisogna considerare che a partire dagli anni sessanta del secolo scorso si è avuto un aumento esponenziale degli effetti negativi delle guerre sulla natura. In particolare le armi moderne hanno conseguenze più devastanti, si diffondo meglio in tutto il globo e producono degli effetti deleteri di lunga durata, che sono attualmente quasi del tutto sconosciuti. Durante la guerra del Vietnam le forze militari americane utilizzarono potenti erbicidi per sfoltire la fitta vegetazione della giungla che avevano difficoltà ad attraversare, inoltre furono attaccati con pesticidi molto pericolosi anche i campi dei vietcong, con l'intento di affamare la popolazione. Durante la guerra fra Iran e Iraq si è verificata una drastica riduzione in numero delle palme da datteri che sono passate da 16 milioni a circa 3 milioni. Nel 1991 all'epoca della prima guerra del Golfo sono stati riversati oltre 700 milioni di litri di petrolio nel Golfo Persico ed inoltre a 300 chilometri di distanza dalle coste del Kuwait e dell'Arabia Saudita sono state danneggiate in modo rilevante le zone umide e le paludi presenti. Anche la fauna avicola ha subito danni rilevanti, infatti sono rimasti uccisi dai 15000 ai 30000 esemplari di uccelli ed anche le specie migratorie che transitavano nell'area interessata dal conflitto hanno subito perdite consistenti. Inoltre a causa del sabotaggio messo in atto degli iracheni con l'incendio di circa 600 pozzi petroliferi sono state rilasciate in atmosfera mezzo miliardo di tonnellate di anidride carbonica che diffondendosi fino alle zone dell'India hanno causato anche in quei luoghi così lontani un forte inquinamento dell'aria. Si è dovuto aspettare l'anno 1999 quando a causa dei conflitti scatenatasi nella ex-Jugoslavia si arrivò alla guerra del Kosovo e Pekka Haavisto esperto in questioni ambientali internazionali decise di guidare il programma delle Nazioni Unite per l'ambiente. In questo modo è stato creato il primo vero organo di " valutazione ambientale post-conflitto " a livello globale. La soluzione a impatto zero sarebbe quella di non fare più guerre, chissà se un giorno la specie umana la prenderà in considerazione ...

Riferimento esterno: www.limesonline.com/la-sporca-guerra-conflitti-e-ambiente/9314

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