Le Havre è una cittadina della Normandia in Francia affacciata sulla Manica. Mi scuso con i suoi abitanti, con i suoi eventuali estimatori, ma la considero la città più brutta che io abbia mai visto finora. Mi accoglie con il cielo nuvoloso e con una pioggerellina fastidiosa ed insistente. Si sa, il sole accende i colori, rende tutto più gradevole, permette di scattare foto vivide, ma a Le Havre non esistono colori. Tutta la città è composta da casermoni in calcestruzzo grigio/beige di quattro o cinque piani, nello stile della peggior periferia di qualunque metropoli. Arrivo fino alla piazza del Municipio nella speranza di trovare qualche costruzione gradevole alla vista, macchè il Palazzo comunale si adegua perfettamente al resto della città
Nella via del ritorno però il colpo di grazia! Una specie di centrale nucleare in mezzo alla città mi lascia esterrefatto! Ma che è? Ma perchè non l'hanno ancora demolita? Vengo a sapere che si tratta di un centro culturale chiamato " il Vulcano" progettato pure da un importante architetto!
La colpa di tutto questo non è della seconda guerra mondiale che ha raso al suolo la vecchia città di Le Havre, ma dall'architetto che ne ha progettato la ricostruzione negli anni '50 Auguste Perret. Ma c'è di peggio, la città di Le Havre è patrimonio mondiale dell'umanità secondo l'UNESCO con la seguente motivazione “un esempio eccezionale dell’architettura e dell’urbanistica del dopo guerra”. Sicuramente sono io che non capisco niente. W Le Havre!