Siamo abituati ad incontri travolgenti, inutile mentirci, quando uno scrittore decide di parlare d’amore fa palpitare i cuori, creando situazioni improbabili, ricche di dettagli incantevoli, e avvenimenti incredibili. Come dar loro torto, innamorarsi mentre ti ubriachi di birra non è certo un tema così avvincente, tranne forse per Charles Bukowski. Daniel Glattauer ha il pregio di raccontare l’amore in maniera originale, pur trattandosi di quotidianità, il tutto condito dalla giusta dose di passione, romanticismo, gelosia e tradimento.
Le ho mai raccontato del vento del nord è un dialogo nato per sbaglio, una mail inviata a una casella di posta scorretta porta a un intreccio di conoscenza, amore e rimpianti. Ma sopra al libro sosta una domanda destinata a finire nei manuali di sopravvivenza dell’umanità: è possibile tradire col pensiero? Sicuramente i due protagonisti dalle innocenti email si sono ritrovati avvolti in un vortice difficile da gestire, ma una relazione nata sulla carta è reale? O se lo dovesse diventare è destinata a sfumare?
Unica nota negativa, la famiglia di lei è troppo in stile Cuore, i sensi di colpa si moltiplicano, l’impossibilità di lasciare il marito è evidente, e tutto si riduce a un impossibile tradimento fisico. Improbabile. Per il resto, bella l’idea, scritto bene, da leggere.
Le ho mai raccontato del vento del nord
Daniel Glattauer
Feltrinelli