Le imprese fanno rete

Da Mutuonews

Vincenzo Boccia, presidente della Piccola industria di Confindustria, propone di mettere in rete  le imprese, perché possano dialogare, scambiarsi esperienze e fare affari. Una “business community“. Una community non limitata alla sola Italia ma estesa anche all’estero in modo da poter trovare nuove aziende utilizzando i siti che sta mettendo a punto la Piccola e quelli delle Confindustrie con cui Boccia sta stringendo accordi.

Internazionalizzazione, credito, strumenti finanziari, nuove relazioni sindacali, più finalizzate all’aumento della produttività: c’è un filo rosso che lega tutti questi elementi, sottolinea il presidente Boccia, e che porta a un fine ultimo, comune a tutto il mondo della piccola: crescere e soprattutto essere forti.

Business community: comunità di aziende che comunicano tra di loro, ma dialogo anche con gli altri partner, a cominciare dalle banche. E’ il “credo” che Boccia pronuncia sempre: «Imprese forti, con banche forti, in un paese forte» da quando, nel 2009 e’ stato nominato Presidente della Piccola di Confindustria.

Le aziende devono conoscersi, scambiarsi informazioni, la premessa per poter stringere accordi, creare nuovi business, scoprire nuovi mercati.

Rispetto al credito e alla necessità che gli istituti supportino le PMI anche nelle loro avventure di investimento all’estero, il Presidente sottolinea poi come a partire dall’accordo (iniziato nel 2009 e  rinnovato nello scorso anno) tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, accordo che ha visto la banca mettere a disposizione un plafond da 10 miliardi a favore delle imprese che volessero investire in innovazione, crescita dimensionale e internazionalizzazione, si svilupperà nell’immediato futuro un vademecum sviluppato assieme all’ABI, volto a guidare le imprese nel processo di comunicazione con il sistema bancario. “Nell’internazionalizzazione la banca potrà aiutare l’azienda a trovare i partner adatti in mercati nuovi – sottolinea Boccia, che punta inoltre sulla funzione di internazionalizzazione che le banche potrebbero facilitare  – ogni banca ha una presenza all’estero diversificata e complementare. Per questo, dopo Intesa Sanpaolo, continueremo anche con altri istituti”.

Per Vincenzo Boccia  non esiste alcun business “piccolo” in senso di importanza ma spesso,  la ridotta dimensione dell’azienda, è inversamente proporzionale alla sua innovatività e alla sua importanza per gli affari dell’intero Paese.