Le insidie alla libertà.

Creato il 18 maggio 2012 da Mauro @2tredici
Dopo la tassa sulle bollicine, oggi compare la tassa sui cani e sui gatti.Lo Stato gabelliere non ha più confini di decenza nel declinare la sua volontà tassatrice al fine di rispettare i vincoli imposti all'Italia dall'Unione Europea e dalla Cancelliera Merkel (siamo gli unici sprovveduti che, in Europa, hanno accettato di accollarsi l'onere del pareggio di bilancio entro il 2013).Dunque ogni occasione è buona per imporre nuove tasse ai cittadini, anche il consumo di bevande gassate o il possesso di animali domestici.Naturalmente (è superfluo dirlo) queste nuove imposizioni (per ora soltanto proposte da Governo e Parlamento) vengono contrabbandate come iniziative finalizzate al bene dei cittadini (disincentivare il consumo di bevande gassate; raccogliere fondi per azioni contro il randagismo).Lo Stato gabelliere tenta di mascherarsi da Stato etico. Un brutto soggetto in entrambi i casi e, comunque, un travestimento non riuscito.Chi ne esce malconcia è la libertà. Infatti "L'esperienza dovrebbe insegnarci a vigilare per difendere la libertà quando le intenzioni del governo sono buone. Gli uomini nati liberi sono naturalmente pronti a respingere violazioni della loro libertà da parte di governanti mossi da fini malvagi. I più gravi pericoli per la libertà si nascondono in abusi insidiosi compiuti da uomini zelanti, bene intenzionati ma privi di intelligenza" - Giudice Louis Brandeis, Olmstead versus United States, 277 US 479 (1928).

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