Le modifiche per applicare il supporto ad Oculus Rift per giochi già usciti sono sempre più frequenti, soddisfando i nostri desideri di vedere vecchie glorie da una prospettiva diversa. Spesso tuttavia questi adattamenti si rivelano eccellenti per quanto riguarda la conversione del gioco, ma lasciano molto a desiderare invece sull’interfaccia e i menù testuali.
Purtroppo i menù vengono spesso trattati come elementi di contorno non degni di un adeguato lavoro, ma un’interfaccia in realtà virtuale realizzata come si deve aiuta molto ad aumentare il senso di immersività nel gioco. Questo è un concetto che si applica perfino nei giochi “normali”: basti pensare a come fossero un elemento fondamentale per creare l’atmosfera i menù olografici in Dead Space, espediente poi riproposto in altri titoli di successo come Watch Dogs.
In questo modo si ha una completa illusione di essere in un ambiente virtuale durante la gestione dei menù, per poi essere portati direttamente dentro il nostro bolide pronti per una sana gara di rally: un espediente geniale e decisamente particolare, che aggiunge un grande valore all’esperienza completa.
Di seguito potete vedere in azione la modifica a Richard Burns Rally, in modo da farvi un’idea più chiara di come funziona il tutto. E voi? Come pensate verranno implementati i vari menù testuali nei giochi del futuro nativi per Oculus Rift? Oppure per voi l’importante è il gioco e non fate caso all’interfaccia di contorno?