Le istruzioni per scattare belle foto anche quando la luce è scarsa

Creato il 22 giugno 2011 da Ragdoll @FotoComeFare

A pensarci bene sembra una presa in giro: la frequenza con cui ci troviamo a scattare foto in ambienti chiusi, di sera, con luci deboli, è altissima, eppure si tratta di situazioni in cui portare a casa qualche scatto decente può essere veramente proibitivo.

Pensaci bene, quanto spesso fai foto ad una festa, ad un matrimonio (o ad altre cerimonie), in teatro, mentre sei fuori la sera? Quante di queste foto risultano mosse, severamente sottoesposte, eccessivamente sgranate (a causa del rumore)?
Per fortuna, ci sono degli stratagemmi che possono salvarci in queste occasioni, alcuni validi per qualsiasi fotocamera digitale, altri solo per le reflex, vediamo in questo articolo quali sono i più importanti, che chiunque può mettere in pratica.

Innanzitutto, occhio al triangolo dell’esposizione

 

Le foto alle feste ti vengono così?

dark bar shots di mahalie

Assolutamente fondamentali sono le impostazioni di apertura, tempo di esposizione e ISO (la sensibilità della fotocamera). Se hai letto gli articoli appena elencati, probabilmente saprai già farne buon uso in situazioni di scarsa illuminazione. Riassumiamo però i punti salienti.

Il nostro obiettivo è far acquisire alla fotocamera la maggior quantità di luce possibile, visto che ce n’è poca. Per fare ciò, i tre parametri del triangolo dell’esposizione devono essere così configurati:

  • l’apertura deve essere bassa (ovvero deve essere più ampia),
  • l’ISO deve essere alta,
  • il tempo di esposizione deve essere lungo.

Ovviamente, i tre valori non possono essere alzati e abbassati indiscriminatamente, perché ogni modifica ha conseguenze sull’aspetto finale della foto (per sapere quali, leggi gli articoli citati all’inizio di questo paragrafo): abbassare l’apertura diminuisce la profondità di campo, alzare l’ISO aumenta rumore, un tempo di esposizione troppo lento causa foto mosse.

Diciamo che, in molte occasioni, potrai fidarti di usare il più basso valore di apertura offerto dalla fotocamera e dall’obiettivo che stai usando. Per il tempo di esposizione, meglio non scendere sotto 1/60s, in generale. In casi più particolari, quando i soggetti inquadrati si muovono rapidamente, dovrai usare tempi più brevi (quindi con valori più piccoli).

Il discorso dell’ISO si fa più delicato. Le fotocamere più diffuse, ovvero tutte le compatte e le bridge nonchè le reflex più economiche, hanno prestazioni eccellenti per i valori di ISO più alti. Questo vuol dire che, salendo verso valori di ISO che potrebbero tornare molto utili quando la luce si fa veramente scarsa, il rumore introdotto nelle foto diventa facilmente inaccettabile. Ad esempio, la mia Nikon D3000, con valori di ISO superiori a 800, rende spesso le foto inguardabili (anche se potrebbe arrivare a 3200).

 

Noti la sgranatura dovuta a ISO 1600?

Lumen Christi di Eustaquio Santimano

Se possibile, è meglio conoscere il valore di ISO oltre cui non andare, peculiare di ogni fotocamera. Provando a scattare diverse foto per ciascun valore disponibile, è facile capire il limite oltre cui non spingersi. Quando però diventa necessario usare valori eccessivamente alti, si può comunque contare sulla rimozione del rumore che si può fare attraverso i programmi di fotoritocco (ne parliamo tra poco).

Stabilizza la fotocamera

Talvolta, è possibile usare valori molto lenti per il tempo di posa, perché i soggetti non sono in movimento. Questo però può portare a scattare foto mosse, poiché non siamo in grado di essere solidi come la roccia mentre teniamo in mano la fotocamera. Diventa quindi necessario stabilizzarla.

Il modo più ovvio è quello di usare un treppiede oppure di appoggiare la fotocamera su un supporto solido, come abbiamo visto nell’articolo che parla di come evitare foto mosse. Un treppiede può però essere troppo costrittivo.

Quando è necessario tenere la fotocamera in mano, innanzitutto è meglio impiegare la corretta postura, come descritto nell’articolo Come tenere una fotocamera reflex digitale in modo da evitare foto mosse. Inoltre può diventare fondamentale avere un obiettivo stabilizzato. Questa è una caratteristica disponibile sia sulle reflex, che sulle compatte digitali, che sulle bridge. Un obiettivo stabilizzato è di solito identificato da una sigla che ad esempio per Nikon è VR, mentre per Canon è IS.

Attenzione a come usi il flash

Ovviamente, il flash è fatto apposta per creare la luce quando quella che c’è non ci soddisfa o non ci basta. Purtroppo, molti fotografi alle prime armi, sia quelli che possiedono un flash esterno, sia quelli che si avventurano nell’uso del flash integrato, pensano che sia sufficiente accendere il flash, puntarlo verso il soggetto e sparare. Questa è spesso garanzia per foto di dubbio valore.

Se decidi di usare il flash integrato, fai molta attenzione, perché ha molti difetti. Se usi un flash esterno, fai in modo di rimbalzare la luce su superfici vicine, come le pareti, o di diffonderlo, per esempio usando una softbox portatile.

Il flash merita un approfondimento molto più ampio, che non posso affrontare in questa sede. Importante è usarlo con criterio, oppure evitarlo proprio.

Confida nel fotoritocco

 

Happy birthday di 28 misguided souls

Solitamente, un fotografo non deve scattare in maniera pigra, con l’idea che tanto c’è il fotoritocco e quindi può essere approssimativo nella creazione della foto. Esistono però delle eccezioni e le foto in condizioni di luce scarsa ne sono un esempio.

Quando hai messo in pratica tutti i suggerimenti possibili e ancora le foto non risultano correttamente esposte, o troppo mosse, o troppo rumorose, allora puoi contare sul fatto di poter sfruttare potenti programmi per l’elaborazione delle foto, come ad esempio Lightroom.

Innanzitutto, per poterti avvalere di questi programmi, meglio fotografare usando il formato RAW. Tutte le reflex e le bridge hanno questa possibilità, ma anche alcune digitali compatte di più alto livello. Grazie a questo formato, le elaborazioni e le correzioni che potrei fare via software saranno molto più accurate e permetteranno di perdere molta meno qualità.

Il primo grosso vantaggio che deriva dall’uso di buoni programmi di fotoritocco è nella rimozione del rumore. Esistono diverse applicazioni specifiche o plugin che sono in grado di recuperare foto veramente in condizioni disperate a causa dell’eccessivo rumore. Io in particolare ho provato il modulo di rimozione rumore di Lightroom e sono rimasto veramente stupefatto dalla qualità dei risultati. Realizzerò presto un tutorial video proprio sulla rimozione del rumore in Lightroom. Questi potenti software permettono quindi di alzare l’ISO più a cuor leggero.

In secondo luogo, soprattutto scattando in RAW, è facile anche correggere l’esposizione (entro certi limiti). Quindi, una buona prassi è scattare foto lievemente sottoesposte, quindi un po’ scure, per poter mantenere il tempo di esposizione sufficientemente veloce o non esagerare con l’ISO, e poi recuperare l’esposizione via software . Ad esempio, ho scritto tutorial su come correggere l’esposizione in Lightroom.

Quali fotocamere ed obiettivi usare quando c’è poca luce?

Se pensi che ti troverai spesso a fotografare in situazioni in cui ci sarà veramente poca luce, meglio fare particolare attenzione all’attrezzatura che vuoi acquistare.

Tra le fotocamere compatte e le bridge, la caratteristica principale da valutare è l’ISO massima. Più alto è il valore di ISO permesso dalla fotocamera, migliore sarà la gestione del rumore. Un’altra caratteristica, opzionale ma molto importante, è la possibilità di scattare in RAW, per i motivi che ho descritto sopra.

Se invece sei orientato verso una reflex, ci sono due cose principali a cui porre attenzione:

  • la capacità del corpo macchina di fotografare a valori di ISO alti limitando il rumore,
  • l’apertura massima dell’obiettivo.

I corpi macchina con prestazioni migliori ad alte ISO sono, come puoi immaginare, i più costosi. Si tratta solitamente dei modelli più avanzati nel settore amatoriale e di quelli semiprofessionali professionali. Come per le compatte, anche in questo caso vale in genere il fatto che più alto è il valore di ISO raggiungibile da un corpo macchina, migliore sarà la gestione del rumore. Attenzione comunque che non è sempre vero, meglio guardare le recensioni delle singole fotocamere.

Per quanto riguarda gli obiettivi, la scelta migliore sono sempre gli obiettivi a focale fissa. Questi, permettono di acquisire una maggiore quantità di luce, con valori di apertura che scendono fino anche a f1.2. Tieni in considerazione che gli obiettivi zoom invece non possono scendere sotto f2.8. Questo vuol dire che un obiettivo a focale fissa può catturare fino a quasi otto volte più luce. Se proprio non puoi rinunciare ad uno zoom, orientati su quelli che raggiungono un apertura massima di f2.8.

Ottimi obiettivi fissi sono i 50mm e i 35mm, che si trovano anche a prezzi accessibili. Se sei appassionato di ritratti, puoi orientarti sugli 85 mm, che però diventano più costosi.