Chi analizza testi a fumetti, testi letterari o testi di qualsiasi genere, dovrebbe sentirsi come l’antropologo o l’etnologo che studia le usanze e i comportamenti di una tribù lontana, e che lo fa, tra l’altro, perché ama e rispetta le persone che osserva.
Così il semiologo Daniele Barbieri, nell’introduzione al volume, definisce il senso e la misura del suo ultimo lavoro critico dedicato al fumetto europeo, Il pensiero disegnato.
L’opera raccoglie contributi eterogenei, sviluppati dall’autore per contesti diversi (riviste, cataloghi, congressi) in oltre vent’anni, eppure il filo rosso intellettuale che (ri)lega insieme le parti è tutto in quelle tre righe.
Il piacere di chi legge fumetti per il gusto di leggerli, si fonde allo sguardo semiologico di chi vede nella letteratura disegnata un “intreccio” di sensi da interpretare.
La ricerca condotta da Barbieri in questo volume (e, se vogliamo, in tutta la sua produzione saggistica sui comics) si ritrova perfettamente nell’approccio scientifico – ma anche passionale – alla cultura popolare del suo maestro Umberto Eco che, già nel 1971, pre-scriveva (ne Il superuomo di massa):
se il Corsaro nero piange, guai all’infame che sorride. Ma guai allo stolido che si limiti a piangere. Bisogna anche smontare il congegno.
Smontare il congegno, ovvero interpretarne i meccanismi di funzionamento, senza dimenticare però, che quella macchina narrativa (film, romanzo, fumetto) produce emozioni.
Emozioni che possono scaturire a diversi livelli nei comics: dal contrasto tra il bianco e in nero in una tavola (si veda il saggio su Dino Battaglia), fino al gioco di rimandi culturali della fabula (l’articolo su Sclavi e Dylan Dog).
In fondo, le sezioni del libro corrispondono ad altrettante tappe di un viaggio critico che parte dalle analisi “di dettaglio” della singola componente espressiva (il tratto, l’impaginazione, la rappresentazione del tempo, etc.) per approdare a una comprensione complessiva del testo a fumetti.
Un esempio sono gli articoli dedicati all’evoluzione del tratto nei diversi cartoonist (Hergé, Swarte, Magnus). Tema particolarmente caro all’autore che, nell’affrontarlo, adotta un approccio “monografico” vicino alla critica d’arte, ma che utilizza questi focus come mattoni di un discorso organico sulle strategie espressive del fumetto. Per dirla in parole semplici: indagare non solo come il segno si evolve, ma come il segno partecipa a creare l’emozione del racconto.
L’analisi dimostra quanto possano essere differenti le modulazioni espressive di uno stesso canovaccio narrativo e arriva al cuore della riflessione di Barbieri.
Raccontare una storia a fumetti (si veda anche il saggio su Gianni De Luca), significa pensarla per il fumetto. E pensarla per il fumetto non vuol dire soltanto riconoscere la specificità di un medium, ma riconoscere nel medium l’ambiente entro il quale autori e lettori vivono, portandosi dentro ciascuno la sua sensibilità.
Anche la critica e lo studio del fumetto vivono, se non proprio dentro, comunque ai confini di quell’ambiente. E l’analisi di un testo – sostiene ancora il semiologo in uno dei saggi conclusivi (La critica e il racconto per immagini) – non è mai l’autopsia di un corpo semiotico freddo:
E’ semmai il tentativo da parte di un appassionato di capire le ragioni della propria passione per un testo in modo da poterle comunicare ad altri
Senza alcuna enfasi, si può dire che Barbieri ci riesca efficacemente in questo suo Il pensiero disegnato.
Questo volume entra di diritto fra le letture ineludibili per chi s’interessi ai linguaggi del fumetto.
Abbiamo parlato di:
Il pensiero disegnato. Saggi sulla letteratura a fumetti europea
Daniele Barbieri
Coniglio editore, 2010
242 pagine – 20,00€
ISBN: 8860632463
Bibliografia (minima) di Daniele Barbieri
Valvoforme e Valvocolori, (a cura di…), Milano, Idea Books, 1990
I linguaggi del fumetto, Milano, Bompiani, 1991
Nel corso del testo, Milano, Bompiani, 2004
La linea inquieta (a cura…), Roma, Meltemi, 2005
Breve storia della letteratura disegnata, Roma, Carocci 2009
Guardare e leggere, Roma, Carocci, 2011
Il blog di Daniele Barbieri è:
http://guardareeleggere.wordpress.com