Ho chiesto a mia sorella se le andava di vedere con me “Lontano dal paradiso” e le ho mandato la recensione di Mymovies. Mi ha risposto: “Fa cianciri?” (trad.: “Fa piangere?”). Non lo so, non ci avevo proprio pensato. Però, questa domanda di mia sorella mi ha fatto venire in mente non solo i film che fanno piangere gli uomini (non ho ancora visto “Umberto D.”, devo rimediare), ma anche che manca – nelle recensioni - un’indicazione su quanto un film è commovente. Mi spiego meglio: per capire quant’è bello un film, basta vedere quante “stelle” gli sono state assegnate nella recensione e/o anche quanti premi ha vinto. Ma per sapere quanto ti farà piangere, come si fa? Non esiste l’Oscar del pianto! Non sarebbe utile, quindi, inserire - vicino alle “stelle”- le lacrime? 1 lacrima se fa piangere pochissimo o per niente, 5 se fa singhiozzare anche dopo i titoli di coda. Nel mezzo, il resto delle possibilità piagnucolose.
Da questo momento in poi, io nel mio piccolo lo farò: ogni volta che pseudorecensirò un film o un libro, inserirò il quoziente lacrimale. Sperando di essere utile alla collettività, oltre che a mia sorella.