Procedono bene le vostre letture nel nuovo mese di settembre? Le mie, complice qualche giorno di pioggia e freddo intenso, procedono a gonfie vele: oggi, infatti, vi parlerò dell'ultima di queste. Una mini recensione per un racconto lungo, appartenente alla collana Twin Stories del Corriere della Sera.
La Lama Scheggiata di William Makepeace Thackerey.
Mi parve che una fiamma partisse dal suo occhio per entrarmi nel cervello, mentre l'occhio di vetro si illuminava da dietro di una luce verde, come se fosse stata accesa una candela al suo interno.. Mi parve, mentre ero così immobilizzato, folgorato nella sedia rotta, che l'uomo fluttuasse fino al soffitto, incrociasse le gambe e le braccia come se stesse sdraiato su un divano e mi rivolgesse dall'alto un ampio sorriso.
Vi trovate in un piccolo negozio di strana chincaglieria antica quando il vostro accompagnatore, più vecchio di Matusalemme e talmente mal messo da guardarvi con un occhio di vetro e camminare con una gamba di legno, vi rivela di essere stato l'amante della vostra bisnonna. Per quanto possa già essere assurdo di per sè pensare alla propria bisnonna in certe circostanze, ecco che il vostro accompagnatore prende e se ne va sul soffitto. E poi arriva l'uomo che tiene in mano la propria testa, la mano fantasma che firma gli assegni..
Insomma: una vera e propria parodia del genere horror. Divertente, veloce, per nulla scontato, elegante, in un modo a cui, purtroppo, non siamo più abituati. Un racconto fantastico che ci racconta l'avarizia ed il paranormale con occhio cinico e divertito. Da leggere tutto d'un fiato.
Voto: 3 mele e mezzo