Le letture della Fenice: RECENSIONE - Afterlife
Creato il 27 febbraio 2013 da Lafenice
Afterlife
Evernight
n°4
di Claudia Gray
Mondadori
pagg. 319
prezzo: cartaceo - 17,00€//digitale - 10,00€
uscita: 2011
Bianca e Lucas hanno
superato qualsiasi ostacolo per difendere il loro amore, anche la
morte.
Bianca è diventata uno
spettro e Lucas è stato trasformato in ciò che ha combattuto per
tutta la vita, un vampiro. Ma sono ancora insieme.
Mentre aspetta che Lucas
riapra gli occhi per la prima volta da non-morto, Bianca pensa che
nulla potrà ormai separarli, ma sa già che al risveglio, dovranno
fare i conti con la sua feroce sete di sangue.
Non rimane che rifugiarsi
ad Evernight, la prestigiosa accademia dove i vampiri imparano a
confondersi tra gli umani, il luogo in cui il loro amore è nato. Ma,
ancora una volta, tra i corridoi di Evernight niente è come sembra,
e la spietata rivalità tra spettri e vampiri minaccia di esplodere.
C'è di nuovo una posta in
gioco, forse più alta di prima: qualcosa per cui combattere,
qualcosa che vale più della vita.
Come avete visto, oggi parlerò di un
libro che, da tempo ormai immemore, desideravo entrasse nella mia
libreria, Afterlife di Claudia Gray, capitolo
conclusivo della serie di Evernight, uscito ormai due anni
orsono.
Avevo lasciato Bianca alle prese con la
sua nuova natura “evanescente”, Lucas, il buon vecchio
cacciatore di vampiri, trasformato nel suo incubo peggiore, Miss
Charity a palesare la sua natura di inguaribile stronza e Balthazar..
Beh, un fantastico modello, ma quando si parla di contenuti.. lo
definirei “carente”. Ciò che non mi aspettavo, probabilmente del
tutto ingenuamente, era una combinazione così violenta di banalità
emo, situazioni forzate e create con l'unico intento di strappare un
sospiro, e livelli così bassi di analisi psicologica dei
protagonisti tali da farmi pensare di avere tra le mani una versione
preliminare di un libro che punta ad essere una nuova, spettrale
copia di Twilight.
La cosa che avevo apprezzato
maggiormente di questa serie era il concept iniziale: una
strana ragazza nata dal ventre di una tenera vampira grazie alla
versione fantasy dell'inseminazione artificiale che, in una tetra e
misteriosa scuola per umani e non più umani, incontra uno splendido
ragazzo che risulterà essere la quintessenza del pericolo - un
cacciatore di vampiri. Mi ispirava drammi alla “Romeo e
Giulietta”, un amore impossibile visto in chiave fantasy/vamp,
abbastanza young da farmi spuntare un bel sorriso in volto e
sufficientemente drammatico da strapparmi qualche lacrima.
Poi la storia ha preso un corso
alquanto particolare, i fantasmi hanno iniziato a mettersi in mezzo,
la Croce Nera è diventata sempre più insopportabile - così come
lo stile un tantino primitivo e scarno della Gray -, che,
arrivata finalmente la lettura di Afterlife,
ho abbandonato ogni aspettativa, rassegnandomi all'idea di leggere
una storia non soltanto già scritta ma, ancora più grave,
tendenzialmente noiosa. Ecco che le domande hanno iniziato ad
affollare la mia mente: non riesci più a sopportare questa summa di
fantasy young perché sei uscita dal tunnel degli YA, oppure perché
effettivamente non vale granché? PICCOLO SPOILER - Hai
rabbrividito davanti a scene in cui un fantasma “particolare”
mette fuori i denti da vampiro ed inizia a bere del sangue perché
effettivamente è una cazzata, o perché non sei in grado di recepire
la poesia che sta dietro a questo gesto di altruistico amore
soprannaturale? FINE SPOILER. La risposta a questi miei
amletici quesiti è arrivata da sé: si, sono cambiata. Anzi, sarebbe
meglio dire che sono cresciuta ed ho sviluppato delle esigenze
letterarie differenti da quelle che potevo avere la prima volta in
cui incontrai questa serie. Il romance va benissimo – anzi, mi
ritrovo a ricercarlo senza nemmeno volerlo - ma quando scade nel
patetico diventa insopportabile. Lunghe frasi in cui l'autrice tenta
di analizzare i moti di gelosia incontrollabile di Bianca, che poi
sfociano in un “come ho potuto essere così stupida da dubitare di
Lucas”, inutili pseudo drammi pieni di pathos della serie “devo
aiutarti – no è troppo pericoloso, mi arrangio – ti prego non
dire così perché io ti amo – vabbé se la metti su questo piano
allora.. però non puoi farti del male – sono disposta a tutto pur
di aiutarti”, tutti elementi di cui Afterlife abbonda, rendono
questo libro.. Scontato ed irritante. Rendono la mia esperienza –
del tutto soggettiva – di lettura, una vera e propria tortura.
Lo sviluppo della storia, incredibile e
privo di ogni fondamento logico – SPOILER: Ripeto, un
fantasma che mette su i denti e morde un vampiro al collo è un vero
abominio FINE SPOILER – rendono la serie nella sua interezza
un vero flop. Uno svolgimento più adulto, magari più drammatico
(tale da rendere plausibile, sulla cover di Evernight, la scritta “e
se Romeo e Giulietta fossero stati vampiri?”), avrebbe concesso
alla serie della Gray, un aurea certamente più accattivante,
sviluppando, in modo più profondo, tutto il potenziale di Evernight,
l'intro di questa serie.
Un grande peccato.
Voto: 2 mele (meno, meno)
La serie di Evernight è
composta da:
-
Evernight
-
Stargazer
-
Hourglass
-
Afterlife
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