Le letture della Fenice: RECENSIONE - Il caso di Lady Sannox/La maledizione di Eva

Creato il 03 settembre 2012 da Lafenice

Il caso di Lady Sannox/ La Maledizione di Eva di Arthur Conan Doyle Corriere della Sera Agosto 2012 Con “Il caso di Lady Sannox” e “La maledizione di Eva” di Arthur Conan Doyle, Il Corriere della Sera ci regala un nuovo capitolo delle Twin Stories, piccoli capolavori della letteratura internazionale, in lingua originale e tradotti in italiano: per distrarsi un po' ed imparare molto di più!
Il libello dedicato a Doyle, al contrario di quello precedentemente dedicato a Stevenson, è composto da due racconti molto simili – sotto certi aspetti – ma prettamente differenti sotto altri.
Ne “Il caso di Lady Sannox”, la circostanza posta dall'autore sotto i riflettori, è quella del tradimento: la giovane e bellissima Lady Sannox tradirà il marito, Lord Sannox, con un aitante e “ricco” medico, Douglas Stone. Lo farà sotto gli occhi del marito che, all'apparenza, pare non rendersi conto di ciò che accade attorno a sé. Ma Lord Sannox è molto più sveglio di quanto possa apparire e non tarderà a esigere la sua vendetta.
Ne “La maledizione di Eva” invece, troviamo un marito disposto a tutto pur di aiutare la moglie in difficoltà, a causa di un parto difficile. Talmente preoccupato per la moglie, il giovane Robert Johnson, arriverà a provare un profondo risentimento nei confronti della sua stessa creatura, per aver messo in pericolo la vita della sua amata: fino al momento in cui il pericolo passa, la pace torna, e lo spettro della mancanza svanisce.
A ricoprire la figura “da protagonista” in questi racconti, non sono le donne e la loro condizione nell'Inghilterra Vittoriana – quella di Doyle - , ma gli uomini ed il loro rapporto con l'altro sesso.

L'autore con Houdini

Lord Sannox, protagonista del primo racconto, è un uomo frustrato e amareggiato non soltanto nel suo “essere persona” ma anche nel suo orgoglio maschile. La gente si burla di lui, lo schernisce, si chiede come possa non aver capito che la moglie lo tradisce con quel giovane dottore di cui tutti parlano, Douglas Stone. Ma lui sa, conosce tutti i sordidi segreti della moglie. E proprio per questo, decide di imporre il suo ego maschile, decide di mandare un importante messaggio alla moglie stessa ed al suo amante: avrebbe potuto fare ciò che voleva della moglie. Avrebbe potuto fare ciò che voleva di lei perché era sua, grazie al matrimonio che l'aveva resa dipendente ab eternum, grazie ad un contratto stipulato ed impossibile da violare. Ciò che più mi ha colpito, è la reazione del marito alla vendetta messa in atto: un sorriso mellinfluo, l'atteggiamento del gatto che gioca con la propria preda portandola a credere di regalarle la libertà ed infine condannata ad una morte lenta e dolorosa. In pochissime pagine, Arthur Conan Doyle, ci racconta la perversione della malvagità che non ha nulla a che fare con manifestazioni di violenza palese e ben riconoscibile, ma che si nasconde dietro a volti anonimi, azioni all'apparenza insignificanti, atteggiamenti controllati e volti – si pensa – affidabili. È proprio questo a rendere questo racconto terrificante: la malvagità non trova valvola di sfogo, esplode uccidendo tutto ciò che trova al suo fianco. Il lupo iniziale diventa un semplice ed indifeso agnello, troppo ingenuo per non cadere nella trappola di una volpe estremamente vendicativa.
Il secondo racconto, invece, funge da vero e proprio metro di confronto con il primo. L'uomo non è più il conquistatore accattivante e spietato – Douglas Stone – ma non è nemmeno il malvagio Lord Sannox. È un uomo normale, con un lavoro normale – è commerciante di vestiti da uomo – che si trova ad affrontare una situazione normale – la nascita del primo figlio – che prenderà risvolti drammatici – la moglie rischierà di morire. Come reagirà il nostro caro Signor Johnson? Si butterà alla ricerca disperata di chi possa effettivamente salvarla, perché lui la ama, perché lei è la sua gioia, l'unica al mondo a conoscerlo davvero. In entrambi i racconti si parte da una situazione dolorosa iniziale – il tradimento della moglie/il parto e la vita in pericolo – per poi lasciare lo svolgimento ai personaggi. Lord Sannox sceglie la punizione, Mr. Johnson sceglie la disperazione di chi si sente impotente, di chi fa di tutto per aiutare la persona a cui tiene di più al mondo e – alla fine – ci riesce.
Come vedete quelli di Doyle sono racconti che parlano di donne, ma soltanto indirettamente: mettono più in luce l'universo maschile, con i suoi punti deboli e quelli invece forti, con le sue perversioni e con tutte quelle incrollabili verità che gli appartengono.
Il risultato? Incredibile. Consigliato a tutti!
Voto: 5 mele  

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