Le letture della Fenice: RECENSIONE - Il dono delle furie

Creato il 28 maggio 2012 da Lafenice
La voce narrante "Il dono delle furie" è esterna ma empaticamente collegata ai personaggi di cui, man mano, racconta le vicende, focalizzando la sua attenzione su due di questi la giovane ed ingenua Emily ed il bel imbusto Chase.
Direi che il filo conduttore dell'intera storia è il concetto di colpa e di punizione. Quando una punizione è commisurata alla rispettiva colpa? Quando non travalica i limiti della giustizia sconfinando nella ritorsione?
Proprio in merito a questo tema, entrano in gioco le furie, mitiche figure nate nella letteratura classica come "terribili portatrici di vendetta" (anche se, è da sottolineare, le colpe che andavano man a mano a punire erano estremamente più gravi di quelle imputabili ai personaggi della Miles).
Sono loro ad intervenire nel momento in cui qualsiasi individuo si macchia di qualche terribile colpa.. come, ad esempio, tentare di rubare il ragazzo alla propria migliore amica o maltrattare una giovane colpevole di aver rifiutato il bello della situazione.
Chiaramente sono ironica.
Ecco: le furie non hanno realmente motivo di esistere in questo romanzo o, almeno, non con questa incredibile voglia di uccidere. Nessun peccato capitale è stato commesso, nulla di talmente tanto grave da prevedere la "pena di morte": stiamo soltanto parlando di teen-agers in piena tempesta ormonale, facilmente influenzabili e assolutamente innocenti nel loro "mal agire" (non si può pretendere un comportamento irreprensibile da chiunque, tanto meno da chi ancora non sa - perché non ha sufficiente esperienza - come si sta davvero al mondo).
Ecco, se si fosse trattato di teen-agers violenti, bande criminali pronte a tutto, avrei apprezzato molto di più quella che, in questo caso, invece, risulta una vera e propria forzatura fine a sé stessa.
La spiegazione che l'autrice da a questa incredibile tensione arriva troppo tardi, praticamente alla fine, attraverso le parole di un personaggio secondario che, manifestando la propria volontà di distruggere queste tre demoniache rosse, parla di libero arbitrio e della propria volontà di "sbagliare senza per questo essere uccisa" (ci mancherebbe altro, trattandosi di sbagli del tutto marginali, lo trovo il minimo!).
Pur avendo apprezzato la struttura del romanzo, veloce e ben scandita a livello di ritmo (cinematografica in molti punti), la storia che si erge su di questa è mediocre.
Fin troppo.
The Fury Series:
1) Fury - Il dono delle Furie
2) Envy
3) Eternity
Voto: 2 mele


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