Italia, inverno 1453. All’interno di un’abbazia abbandonata, un rudere fortificato in mezzo alle nevi del Gran Sasso, Alessandra d’Ascoli, una mercante di reliquie e confidente di papa Niccolò V, si sveglia: è ferita ma non ricorda nulla, salvo l’immagine di una sanguinosa battaglia. Uno sconosciuto, che afferma di essere suo marito, le rivela che il suo nome è Adriana. C’è tuttavia qualcosa in quell’uomo che le fa paura, qualcosa che le sfugge ma la terrorizza... Nonostante sia così debole, Alessandra si costringe dunque ad alzarsi e si inoltra lungo un sentiero che circonda l’abbazia, fino a una tomba sulla cui lapide è inciso il suo stesso nome. Comincia così un viaggio verso le ombre che assediano il suo passato, un viaggio che ben presto si rivelerà infernale: qual è la sua reale identità? Cos’ha fatto prima di perdere la memoria? Nel frattempo, qualcuno si aggira nel cuore dell’abbazia. Cosa sta cercando? E a chi appartiene quella salma esposta all’interno della cripta?
“L'ultimo Vangelo”, thriller storico di Barbara Goldstein, in Italia grazie a TimeCrime, è il primo capitolo di una serie di racconti (per il momento il secondo, Das Testament – il Testamento, è in lavorazione), che vede come protagonista l'agguerrita Alessandra d'Ascoli, mercante di reliquie e confidente/vicaria del Papa.
Il passato ed il presente della nostra Alessandra, si mescolano in modo confuso -all'inizio- ed in modo sempre più preciso e misterioso poi, donando alla struttura di “L'ultimo Vangelo” un carattere caotico ma intrigante al contempo. È che la trama creata dalla Goldstein è un grande ed incredibile puzzle: a noi come alla protagonista – che ha perso la memoria a seguito di un brutto incidente – manca la conoscenza del passato, indispensabile per comprendere un presente fatto di reliquie da scovare e misteri da risolvere. La sua caparbia ricerca della verità, ci porterà a conoscere un mondo fatto di intrighi e violenze, di manifestazioni di potenza brutali - come la guerra – e sensuali incontri amorosi, il tutto unito da un unico collante: la ricerca dell'ultimo vangelo, l'opera creata da mano non umana, la più grande e potente delle reliquie cristiane.
Ed ecco che la Goldstein porta nel passato un personaggio moderno, potente e controcorrente, la protagonista Alessandra: una donna guerriera ma estremamente femminile, statista attenta e amante passionale, fragile e forte al tempo stesso. Vorrei definire questo personaggio, che la Goldstein stessa definisce “il proprio alter-ego letterario” come uno degli elementi maggiormente riusciti dell'intero romanzo. Le sue vicende ci sconvolgono, ci attraggono, ci spingono a proseguire nella lettura. La sua forza è magnetica, cattura la nostra attenzione, ci elettrizza come soltanto un personaggio davvero riuscito riesce – e può – fare.
Un libro che risulta, nel complesso, fluido, scorrevole, avvincente ed emozionante: da leggere!
Voto: 4 mele e un torsolo!