Qualche anno scrissi un post, ispirata dal mitico Adriano Celentano "Rock/Lento", dove elencavo tutto ciò che ritenevo (e ritengo ancora, almeno in parte) rock oppure lento. Beh, ancora non avevo letto Muses, ancora non avevo incontrato Falconi.
Alice è puro rock: tutto il resto è lento.
Alice De Angelis ha percorso fino in fondo la strada pericolosa che l’ha portata a conoscere il suo passato. Ha scoperto l’origine del suo dono e il potere devastante delle nove Muse. Quella strada, però, l’ha fatta precipitare in un baratro: la sua vita è appesa a un filo sottile su cui scorrono misteriose immagini di un presente che lei non può più vedere. Immobilizzata in un letto, legge negli occhi delle altre Muse violenza, passione, potere. Tutto va verso lo scontro finale. Se Alice vuole sopravvivere non può fare altro che tornare ad affrontare il passato, combattere oltre se stessa e scoprire il segreto della Decima Musa.
"La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c'è fuori": è proprio con questa frase che si apre il secondo capitolo di Muses, la grande, seconda chance di Alice, la sua protagonista. Una citazione [da Bach] che non poteva essere più azzecata per la storia di un personaggio così oscuro e differente [Alice], da risultare solo in quanto unico. Una ragazza che trova nella musica l'unica via percorribile per alleviare e controllare, se vogliamo, la potenza del suo angelo oscuro: anche quando sembrerà essersi allontata dalla sua vita, la musica, ritorna non appena chiamata, fedele compagna di avventure, unguento prodigioso capace di cicatrizzare tutte le ferite del male. La musica, quindi, gioca un ruolo fondamentale in questo romanzo - così come nel primo: è la passione, la vita di Alice. E, grazie a Falconi, ne percepiamo tutta la potenza.
Per quanto gran parte di questo libro sia ambientata in situazioni statiche o, comunque, con un basso livello di azione (penso al coma di Alice o alla sua prigionia forzata), la narrazione scorre in modo piacevole e, tutto sommato, veloce. Non subiamo grossi rallentamenti anche a causa della capacità di Alice di "vivere nei panni delle altre muse", percepirne le emozioni, i pensieri, ogni sensazione. in questo modo restiamo informate su ciò che accade nel mondo delle muse e non subiamo la staticità di un corpo inattivo.
Che dire amici: un ottimo secondo libro. Qua al Diario adoriamo Alice e vogliamo dare 4 mele e mezzo al libro di Falconi! Complimenti!
Non avete mai letto i libri della serie Muses di Falconi? Posto che dovete evitare di perdere tempo e buttarvi subito nella lettura, vi ho riportato un piccolo assaggio del primo libro, Muses.
Entrate nel mondo di Alice, vi sta aspettando!