Le letture della Fenice - RECENSIONE - Noi siamo infinito

Creato il 11 aprile 2013 da Lafenice
Buongiorno a tutti, amici ed amiche! E dopo alcune deludenti letture, quest'oggi ho il piacere di parlarvi di un libro che ho.. adorato. Un applauso virtuale a “Noi siamo infinito” di Stephen Chbosky! Noi Siamo Infinito – Ragazzo da Parete di Stephen Chbosky Sperling & Kupfer pagg.288 prezzo: 16,90€ in libreria da gennaio 2013 Il romanzo di Chbosky è stato letto negli Stati Uniti dagli adulti e dagli adolescenti, discusso nelle scuole, frammentato in un mosaico di citazioni che veleggiano sulla rete ormai da qualche anno. È un sorprendente flusso di pensieri, di considerazioni sul nascere dei sentimenti, sullo scorrere del tempo e sull’idea di felicità e di libertà. Charlie è il nome con cui il giovane protagonista firma le sue lettere a un confidente sconosciuto; Michael è il ragazzo il cui suicidio genera in lui una catena di interrogativi; Sam è la compagna di scuola di cui Charlie si innamora, Patrick è il fratellastro di Sam e il nuovo amico che gli parlerà della propria omosessualità. Ma forse le annotazioni più sensibili del ragazzo sono quelle che rivolge alla sua famiglia: due genitori molto amati, adulti misteriosi con fragilità nascoste; la sorella da difendere perché ha un fidanzato violento; il fratello campione di football che parte per il college. E tra gli affetti perduti c’è il ricordo della zia Helen che voleva bene a Charlie ma è morta di cancro troppo presto. Un ricordo coltivato con tenerezza che si accompagna alla rimozione di un turbamento inspiegabile, di un torto inflitto alla sua innocenza di bambino. Non penso di essere la sola ad aver provato queste sensazioni, leggendo “Noi siamo infinito”, ma credo di non aver mai provato una tenerezza simile leggendo un libro. Mai. Chbosky affronta, non proprio un tema, ma un universo, quello degli adolescenti, che non può non risultare universalizzabile dato che, chiunque, a suo tempo, ha affrontato quel mondo. Lo fa con gentilezza, attraverso le parole di Charlie, un personaggio che, una volta conosciuto, non può non rimanere nel cuore. La cosa straordinaria è che entra, nella mente del lettore, in punta di piedi, attraverso tutta una serie di lettere indirizzate proprio a noi, destinatari inconsapevoli delle sue confidenze. Ci racconta l'amore per Sam, una ragazza più grande che accetta le sue stranezze e lo comprende. Ci parla del “bene vero”, quello che non si ferma davanti alla rabbia di un singolo momento, quello che esiste a prescindere dalle circostanze. Ci mostra una verità: quella di chi da amore senza pretendere nulla in cambio, a prescindere da tutto e da tutti. Quella di chi soffre senza conoscerne il motivo, quella di chi perdona, invece di odiare all'infinito. Perché l'infinito è il bene, non il male. E la chiave per sperimentarlo è proprio questa, voler bene, essere felici. Quello di Chbosky non è uno di quei soliti libri che si legge per intrattenimento o per noia: stimola la riflessione, agisce sui nostri cuori, li apre anche quando sembra impossibile. Attraverso uno stile diretto e giovane, l'autore crea un personaggio senza paragoni: perché Charlie è un ragazzo da parete, questo è vero. Charlie osserva le vite degli altri e riflette su di esse. Ma è anche infinito: per la sua capacità di ascolto, per la sua abilità nel voler bene, a prescindere da ciò che gli altri gli dicono. Per la sua capacità di commuoversi di fronte ad un non nulla, per la sua gentilezza. Insomma: potrei stare qui in eterno a tessere le lodi di questo libro intricato. Ad ogni modo, a prescindere dalla costruzione o dallo stile, credo ci sia davvero una cosa importante da dire. Questo libro mi ha toccato l'anima. E non è poco. Voto: 5 (miliardi) mele! Ergo.. Straconsigliato!

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