Buon sabato a tutti, amici ed amiche del Diario!
Oggi vorrei parlarvi della mia ultima lettura, un romanzo romance dal finale sorprendente, scritto dall'autrice statunitense J.C.Reed edito Leggereditore. Ecco a voi Prigioniera del tuo amore: e a voi, amiche, piace il romance?
Prigioniera del tuo amore di J.C.Reed, è il classico libro da ombrellone: caldo, sensuale e leggero, in grado di tenerci compagnia nelle pigre giornate d'estate, senza troppi pensieri e strappandoci qualche sorriso (non troppi, non esageriamo!). é sicuramente merito di una trama semplice e "da favola", costituita da amori bollenti e scenari da favola, viaggi e momenti di passione, sentimenti e affari: una trama che, sotto molti aspetti (come contratti ed ingestibili appetiti), ricorda molto quella della famose Cinquanta Sfumature, benchè - e questo ha dell'incredibile - sviluppata in modo più semplice e meno approfondito. Il ritmo è talmente veloce e l'entità dei sentimenti trattati così totalizzante, da non permetterci di comprendere fino in fondo ogni passaggio del romanzo stesso: insomma, si percepisce una certa fretta, una incessante corsa verso un finale piuttosto frustrante ed una grande mancanza di particolari. Un peccato questo: se l'autrice avesse dedicato più tempo all'analisi delle circostanze in ballo, piuttosto che alla caratterizzazione dei protagonisti del romanzo stesso, Prigioniera del tuo amore avrebbe acquisito una profondità ed un spessore sicuramente non indifferente. Anche il filo conduttore di questa storia, l'acquisizione di questa fantasmagorica proprietà in Italia - la causa del viaggio dei due protagonisti "a casa nostra"- sparisce per buona parte del romanzo, lasciando spazio alle sole vicissitudini sessuali dei due. Ed è frustrante: va bene che stiamo parlando di un libro romance, va bene che non pretendiamo un livello di poesia tale da snaturare un genere di per sè semplice, ma il ridurre tutto al solo atto animale.. che senso ha scrivere un libro in questo modo? Non vi è una analisi, se non superficiale dei personaggi: nel corso della lettura, scopriamo qualcosa della vita della protagonista, Brooke, ma nulla di così decisivo da farci comprendere il suo modo di agire o pensare. il protagonista maschile, Jett, è circondato da questo alone di mistero che lo rende poco comprensibile: comprendiamo il suo modus operandi alla fine, benchè sia l'autrice, sia la protagonista, si soffermi sulle motivazioni circostanziali (più di così non posso dirvi.. evitiamo totalmente spoiler!) piuttosto che fornirgli una opportunità di riscatto: se uniamo il tutto alla confusione derivante dalla sua condotta lavorativa mai veramente approfondita ed alla totale inesistenza di un background tale da spiegarci cosa ha reso il personaggio di Jett quello che in questo momento letterario è.. Non so, vorrei che il prossimo capitolo della serie Surreder your Love fosse già disponibile per comprendere questo primo libro: un altro romanzo che definisca questo, che faccia comprendere maggiormente le dinamiche di una storia che, posta in questo modo, lascia seriamente l'amaro in bocca.
Definirei, quindi, Prigioniera del tuo amore una lettura senza troppe pretese, ottima per riempire il tempo in spiaggia ma incapace di lasciare veramente il segno. Confido nel seguito di questa serie, sperando di ottenere un pò di risposte a tutte le domande che mi ronzano in testa. Voto: sospendo il giudizio. Non appena avrò il quadro totale di questa storia, riuscirò a valutare meglio un romanzo che - in questo momento - mi ha dato ben poco.