La mia RECENSIONE
si entra in un libro come quello di Riva lentamente, dalla porta di servizio direi.
la complessità della storia e l'alto numero di personaggi chiave impedisce una comprensione immediata della vicenda. una volta, però, entrati in questo grande e complesso meccanismo che è sete, beh, è difficile uscirne.
la narrazione si sviluppa, come ho già detto, su di un corpus di personaggi molto ampio e perfettamente descritto: passato e presente si uniscono, facendoci conoscere non solo le vicende che i protagonisti di questo thriller vivono, ma anche le circostanze pregresse che ne hanno forgiato il carattere.
é un libro per molti aspetti crudo che parla di un argomento che ha infiammato il panorama, politico e sociale, italiano negli ultimi tempi: l'acqua. Lo fa attraverso un linguaggio attento e puntuale di un osservatore esterno libero da vincoli e da giudizi propri.
unica nota dolente: non sono riuscita a placare la mia curiosità, la mia sete appunto, la mia voglia di scoprire l'epilogo di alcune situazioni rimaste, purtroppo, in sospeso.
sicuramente un grande thriller, anche se mi aspettavo qualcosa in più!
voto: 3 mele
PS: la Fenice si prende qualche giorno di vacanza (anzi di studio più che altro!!). ci vediamo Lunedì!