Le letture della Fenice - RECENSIONE - Witch and Wizard

Creato il 28 gennaio 2013 da Lafenice
  Avevo già iniziato a parlarvi di questo libro nella puntata di On Reading: ecco a voi la recensione di Witch and Wizard! Witch and Wizard di James Patterson e Gabrielle Charbonnet Nord pagg. 322 prezzo: cartaceo – 14,90€//digitale – 9,99€ in libreria dal 6 dicembre 2012 Whit e sua sorella Wisty sono due ragazzi come tanti, due fratelli normali che hanno sempre rispettato le regole imposte dal Nuovo Ordine, il regime autoritario che, dopo aver abrogato le leggi democratiche, ha istituito una ferrea censura su qualsiasi forma di espressione: musica, film, libri, arte, televisione… Eppure, una notte, la loro esistenza viene sconvolta da un avvenimento incredibile. Le guardie del governo irrompono nella loro casa e li accusano di un reato gravissimo, punibile addirittura con l’impiccagione: stregoneria. Ma ciò che sconcerta di più i ragazzi è la reazione dei genitori. Invece di protestare per quell’assurdità, infatti, consegnano ai figli due strani oggetti: una bacchetta da batteria a Wisty, che non ha mai suonato in vita sua, e un libro dalle pagine completamente bianche a Whit. Solo molti giorni dopo, rinchiusi nel braccio della morte, i due fratelli capiscono l’importanza di quei doni. Giocherellando con la bacchetta, Wisty scopre di possedere davvero dei poteri magici, mentre Whit, a poco a poco, riesce a far apparire le parole scritte nel libro. Perché quel volume, in realtà, è un manuale di magia, un manuale che potrebbe aiutare Whit e Wisty a evadere di prigione e a liberare il mondo dal giogo del Nuovo Ordine… Non sono riuscita ad entrare in questa storia. Per tutte le 322 pagine del libro sono rimasta esterna alla narrazione, senza trovare nessuno escamotage per immedesimarmi in uno dei personaggi che animano Witch and Wizard e, ancora più grave, senza provare nessuna vera emozione. Nemmeno una. Nemmeno la noia è impossibile da provare, trattandosi di un libro iper veloce: ragazzi, in 322 pagine si susseguono ben 104 capitoli (abominio!) più una breve sezione dedicata al “vocabolario”. Ho ripetuto fino alla nausea di apprezzare i capitoli brevi in quanto danno un ritmo veloce alla storia, ma a tutto c'è un limite. Come vi dissi anche in “On Reading”, la suddivisione in capitoli sembra avvenire senza una ragione precisa: non a causa di un vero cambio di scena e nemmeno a causa di un cambio nella voce narrante (dato che molti capitoli adiacenti sono narrati dallo stesso personaggio). L'unica, probabile, ragione trovata dopo una lunga ed attenta analisi, è l'intenzione di aumentare il numero delle pagine finali. Il tono “rilassato”, quasi adolescenziale in cui la storia viene raccontata, grazie alle voci narranti interne alla storia, lascia alquanto a desiderare: da un libro pseudo fantasy mi aspetto una costruzione migliore ed una profondità/caratterizzazione più ampia. La storia è un veloce dipanarsi di eventi: nulla di più. Lo spazio dedicato alla caratterizzazione psicologica dei personaggi è pressoché inesistente: soltanto qualche tratto sommario della personalità dei due protagonisti viene citato. Alla fine del libro non so più o meno nulla dei due protagonisti, poco di più riguardo la storia... Una storia che, in linea di massima, non mi ha detto davvero nulla. Non ho nemmeno la curiosità di leggere il prossimo capitolo di questa saga né, tanto meno, di vedere il film tratto da questo libro. Eh no, mi è bastato leggerlo: temo non mi direbbe nulla nemmeno il film. Voto: mah, non riesco a darglielo. Una mela, probabilmente. Nulla di più.

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