Le liste - Film su scrittori e scrittura (seconda di tre parti)

Da Dalailaps @dalailaps

Eccovi la seconda parte della lista cominciata lo scorso giovedì: altri otto film che hanno in comune il tema della narrazione o il racconto della vita e delle esperienze di un narratore. Buona visione e buona lettura!
      
         9 - The Hours
Wikipedia - Trailer inglese - IMDb Del 2002 – Stephen Daldry – USA – 114 minuti – con Meryl Streep, Nicole Kidman, Julianne Moore, Miranda Richardson ed Ed Harris.
Riprendiamo in mano questa lista con uno dei miei film preferiti di questo lungo elenco. The Hours è la trasposizione del libro omonimo di Michael Cunningham, romanzo per cui vinse il prestigioso Premio Pulitzer. Una trasposizione perfettamente riuscita, che tocca il cuore, ma che è talmente forte emotivamente da essere quasi difficile da digerire. Scorrono le storie di tre donne che hanno in comune La signora Dolloway. Sono donne che vogliono qualcosa di più di quello che la società impone loro di volere, donne che lottano per un’indipendenza che vada oltre ai legami famigliari che non sono in grado di soddisfarle a sufficienza.  La prima è Virginia Woolf, l’autrice del romanzo interpretata da Nicole Kidman (che per il ruolo vinse un Oscar), che seguiamo per qualche anno fino ad arrivare alla sua fine, quando si suiciderà nel fiume Ouse dopo aver lasciato un toccante messaggio al marito. La seconda storia è quella di Laura: siamo alla fine degli anni ’40 nella Città degli Angeli e lei vive con il figlio e il marito; la vita è convenzionale, ristretta, e lei soffre di questa cosa tanto da pensare al suicidio come unica alternativa. La terza storia è quella di Clarissa, una editor nella New York contemporanea che fa di tutto per sostenere un poeta che sta morendo di AIDS (che si scoprirà essere il figlio di Laura), l’unica che pare essere riuscita a trovare una sua via verso la felicità.  Credo sia uno dei pochi film che ho visto in grado di utilizzare il contatto tra le vite di diversi personaggi per far sentire profondamente la verità di un’emozione. Eppure sono in tanti ad averlo definito noioso. Il film esplora le incertezze e le frustrazioni delle donne come pochi film o libri sono stati capaci di fare. Scene indimenticabili, attrici straordinarie e musiche a dir poco perfette.
10 - I fratelli Grimm e l'incantevole strega
Wikipedia - Trailer italiano - IMDb Del 2005 – Terry Gilliam – USA, Regno Unito, Repubblica Ceca – 114 minuti – con Matt Damon, Heath Ledger, Monica Bellucci, Lena Headey e Peter Stormare.
Questo film non mi ha convinta al 100%, ma ho trovato divertente l’idea di trasformare i due berlinesi in qualcosa di più... perciò eccoli in lista. I fratelli Grimm diventano, per fiction, due imbroglioni che vagano nella Francia di Napoleone per truffare gli abitanti di piccoli paesi e villaggi di campagna. Il gioco è quello di fingere di scacciare demoni e mostri con falsi esorcismi e finte formule magiche, quando in realtà le presenze da scacciare non sono altro che montature create da loro stessi. Cosa succederà? Finiranno in una foresta realmente maledetta e abitata da una strega che ha ottenuto la vita eterna, ma non la bellezza senza limiti che tanto agognava.  Come dicevo all'inizio il film non mi ha convinta appieno – non sono affatto sicura dell’affiattamento di Demon e Ledger, e qualche gag è già vista e rivista –, ma ho apprezzato le ambientazioni alla Burton e il divertimento derivato da scene che definirei illogiche, capaci comunque di trascinare chi guarda nell'avventura raccontata.  Se volete restare con i piedi più fissi a terra, godendovi comunque una storia non reale, un’alternativa a questo film potrebbe essere The Raven, con John Cusack nei panni dello scrittore Edgar Allan Poe.
11 - Truman Capote - A sangue freddo
Wikipedia - Trailer italiano - IMDb Del 2005 – Bennett Miller – USA, Canada – 114 minuti – con Philip Seymour Hoffman, Catherine Keener, Clifton Collins Jr., Chris Cooper e Bruce Greenwood..
Il film non è una biografia dell’autore, ma tratta del periodo della stesura del suo romanzo più importante, A sangue freddo, donandoci non solo la visione dell’anima dell’autore in tutte le sue sfaccettature, comprese quelle più buie, ma anche quelle della società americana.
È il novembre del 1959 quando il New York Times pubblica la notizia dell’uccisione dei facoltosi membri della famiglia Cutter nella cittadina di Holcolmb, in Kansas. Truman Capote, accompagnato dall’amica Harper Lee, parte come inviato del New Yorker verso il Kansas, per indagare sull'opinione della comunità locale riguardo agli eventi e per assistere alle indagini, alla cattura, al processo e alla condanna a morte dei due assassini. Capote intuisce che quello che doveva essere un pezzo giornalistico ha il potere di coinvolgere lui e chi lo leggerà e decide di farne un vero e proprio romanzo. Incontra i due criminali e capisce le potenzialità di raccontare delle vicende reali e amorali, finendo persino per affezionersi a Perry Smith, uno dei due colpevoli, instaurando con lui una connessione molto personale attraverso una corrispondenza intensa: in lui nascerà il desiderio di trattare il suo personaggio mostrandone la vera umanità e non trattandolo come un mostro. Ma gli anni passano, Capote usa il denaro dei diritti del suo Colazione da Tiffany per finanziare le indagini sul caso e ottenere un prolungamento del tutto, ma vuole allo stesso tempo finire il suo romanzo. I sentimenti che prova per tutta la vicenda lo distruggono, non lo fanno sentire leale se non nei confronti delle sue parole. Terminerà quello che sarà il suo ultimo romanzo.
Un film intenso sulle ragioni dell’arte e su quelle della morale, con una fotografia a tratti cupa e a tratti calda – per la perfetta resa degli stati d’animo e delle ambientazioni –, una sceneggiatura esemplare e un protagonista che definire perfetto sembra poco, in grado di rendere magnificamente quella che era una delle personalità più pungenti di quel periodo americano.
     
12 - Giovani ribelli - Kill your darlings
Wikipedia - Trailer italiano - IMDb Del 2013 – John Krokidas – USA – 104 minuti – con Daniel Radcliffe, Dane DeHaan, Michael C. Hall, Ben Foster e Jack Huston.
Allen Ginsberg accede alla Columbia University di New York grazie a una borsa di studio, incontra lo studente Lucien Carr, Jack Kerouac e William S. Burroughs: la pellicola racconta l’evoluzione dei giovani autori attraverso le loro esperienze fuori e dentro le aule universitarie, annaffiando il tutto con tocchi di noir e cercando di non cadere troppo nel banale. Si è tentato di ricostruire le anime degli esponenti della Beat Generation percorrendo le loro trasgressioni e il loro distacco dalle convenzioni, ma c’è da dire che, per quanto il contesto sia molto interessante, il film è a tratti un po’ troppo piatto e privo di un appeal adeguato a descrivere quelle che divennero vere icone letterarie.
Ho scelto di proporvi questo film perché pur non essendo un capolavoro dell’arte recitativa, ma rimanendo un thriller guardabile, credo sia l’ottimo punto di connessione con altre tre opere. Urlo, dove al posto di Daniel Radcliffe troviamo James Franco nei panni di Ginsberg; On the Road, un film un po’ banale sugli anni che Kerouac trascorse viaggiando per gli Stati Uniti con il suo amico Neal Cassady: Poeti dall’Inferno, sull'amicizia tra i poeti Paul Verlaine e Arthur Rimbaud, che ben si collega agli altri per quanto riguarda drammi relazionali e droghe.
      13 - Secret Window
Wikipedia - Trailer inglese - IMDb Del 2004 – David Koepp – USA – 97 minuti – con Johnny Depp, John Turturro, Maria Bello e Timothy Hutton
Abbiamo scritto di Shining, la prossima settimana leggerete di Misery non deve morire… non potevo lasciar perdere questo.
Mort Rainey è uno scrittore con una crisi da pagina bianca, ha appena divorziato da una donna che ha beccato con l’amante in uno squallido motel e dorme tutto il giorno spaparanzato su un divano nel suo chalet in mezzo a un bosco. A sistemare questo quadretto idilliaco arriva Josh Shooter, che accusa Mort di averlo plagiato e pretende che questi riscriva il finale (il tutto con modi non molto gentili). Si arriva a un finale che dovrebbe essere inaspettato, tra violenza, musiche già sentite ed evidenti instabilità psicologiche.
Un altro film su uno scrittore sfortunato creato da Stephen King, dal racconto Finestra segreta, giardino segreto presente nella raccolta Quattro dopo mezzanotte: lo sceneggiatore non fa un ottimo lavoro (dosa elementi di follia durante tutto il film, ma il segreto della trama si intuisce presto), ma la regia cerca di compensare e fare il suo lavoro accompagnandoci a gradi nella profondità della vicenda, in un crescendo di eventi rimpinzati di cliché piuttosto evidenti. Buono il montaggio, idem per la scenografia ma non per la fotografia (toni troppo caldi per un film del genere).  Perché l’ho messo in lista? Perché sarà un po’ spento come film, ma c’è Johnny Depp e si tratta di un’opera del re dell’horror. Che ci volete fare.
Vi do un’alternativa? Harry a pezzi del maestro Woody Allen, sempre su un autore con la sindrome da pagina bianca. Avete voglia di un po' di romanticismo oltre che di uno scrittore fallito, che soffre del blocco dello scrittore? In Sliding Doors c'è il detestabile aspirante esordiente fidanzato con Gwyneth Paltrow, bloccato ancor prima di aver pubblicato il primo romanzo, che ha atteggiamenti identici a quelli dello scrittore di Allen.      14 - L'amante 
Wikipedia - Trailer inglese - IMDb Del 1992 – Jean-Jacques Annaud – Francia, Vietnam, Regno Unito – 112 minuti – con Jane March, Tony Leung Ka Fai, Frédérique Meininger e Arnaud Giovaninetti.
Dopo Il nome della rosa e L’orso, Jean-Jacques Annaud dirige l’adattamento del romanzo (in parte autobiografico) della scrittrice Marguerite Duras, creando un’opera elegante, ricercata ed emozionante, colma di erotismo.
Siamo negli anni ’30 e una quindicenne, figlia di coloni francesi, incontra un ricco trentenne cinese su un traghetto diretto a Saigon. Si innamorano, non si rivelano mai i propri sentimenti reciproci e diventano amanti. Si metterà di mezzo la famiglia di lei che corromperà il rapporto tra i due e farà in modo che si allontanino. Ovviamente non vi svelo il finale.
La fotografia e i paesaggi sono splendidi, il film è diretto in modo tale da giocare alla perfezione sull’erotismo e sulle anime dei due protagonisti, la musica fa da ciliegina sulla torta. Un film sulla passione che dona molto di più di un ammasso di scene che la sottolineino, ma che rappresenta la libertà, il coraggio e la linea sottile tra giusto e sbagliato.      15 - Il postino
Wikipedia - Trailer italiano - IMDb Del 1994 – Michael Radford – Spagna, Italia, Regno Unito – 108 minuti – con Massimo Troisi, Philippe Noiret, Maria Grazia Cucinotta e Linda Moretti
Chi di voi si è dimenticato di questo film dopo averlo visto? Nessuno.
La storia, ispirata dal romanzo Il postino di Neruda del cileno Antonio Skarmeta, narra (come prevedibile dal titolo appena citato) dell’amicizia tra il postino Mario Ruoppolo e il poeta Pablo Neruda, esule nel 1952 in un’isola del Mediterraneo. Il film tratta dell’amore per le parole e del loro grande potere, ma ci sono di mezzo anche persone, amore, politica, volontà di elevazione a livello sociale e mentale.
Massimo Troisi è indimenticabile (fu nominato all’Oscar), con quel suo essere esitante e timido, e anche tutti gli altri attore sono piacevoli; c’è da dire che la regia del film non ha particolare slancio, ma ha il dono di sottolineare le emozioni degli attori in maniera equilibrata.
Un vero e proprio testamento spirituale che deve essere visto e tramandato.
   
16 - Piccole Donne
Wikipedia - Trailer inglese - IMDb  Del 1994 – Gillian Armstrong – USA – 115 minuti – con Winona Ryder, Gabriel Byrne, Trini Alvarado, Christian Bale, Claire Danes, Kirsten Dunst, Samantha Mathis e Susan Sarandon.
Vi avevo già detto che questo film rientra tra quelli che riguardo spesso... come potevo evitare di inserirlo in questa lista?  La storia in breve, se non la conoscete, è questa qui: Jo è una sognante aspirante scrittrice che vive con le tre sorelle – Meg, Emy e Beth – e la madre mentre il padre combatte nella guerra di secessione. È il 1861 e siamo nel Massachussetts, a Concord. Le ragazze fanno amicizia con Laurie, il nipote del benestante signore della villa accanto alla loro.  Le ragazze cresceranno, cambieranno e si innamoreranno. Jo viaggerà e andrà a fare esperienze nuove a New York. E mi fermo qui perché, se non avete visto il film o letto i due libri (in Italia il libro è stato diviso in due tomi), vi ho già detto troppo.  La cosa più carina è che a questo film sono state "aggiunte" delle cose che lo rendono una piccola delizia, paragonandolo alle altre versioni cinematografiche di questo classico di Louisa May Alcott.  Per prima cosa i testi e i personaggi hanno un’anima più moderna e attuale, più scherzosa, per quanto nei dialoghi ci sia comunque l’uso di parole come “Sacripante” e “Perdindirindina”. Secondo: la sceneggiatura è arricchita da dettagli reali della vita e del modo di essere della scrittrice americana, in modo da dare al personaggio di Jo più concretezza e particolarità di quanto già non avesse: si è scelto di evidenziare il sostegno alla lotta contro la schiavitù e a favore dell’evoluzione del ruolo della donna, ma anche di far scrivere a Jo dei racconti sotto pseudonimo come faceva la stessa Alcott. Oltra a questi accorgimenti non sono state dimenticate un paio di cose che nelle altre versioni del film erano state invece eliminate (la scena in cui Amy cade pattinando sul ghiaccio). Il cast include attori che negli anni successivi videro il loro successo aumentare esponenzialmente, i costumi sono splendidi, la scenografie e la fotografia fanno venir voglia di Natale o feste invernali. Io lo consiglio.
   
         

In attesa della terza e ultima parte, fateci sapere la vostra opinione! 

         

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